Nessun erede da cercare. Silvio Berlusconi sembra aver chiuso la partita della leadership del Centrodestra: sarà lui a candidarsi nuovamente. “La sentenza di Strasburgo (sulla sua incandidabilità, ndr) dovrà arrivare. Sono assolutamente sicuro che metterà in chiaro come non ci sia stata nessuna evasione da parte mia. E quindi io dovrei ritornare nella possibilità di ricandidarmi. In quel caso il centrodestra non avrebbe la necessità di cercare altri leader”, ha detto l’ex premier in un’intervista a Il Messaggero. Una chiusura che non sarà piaciuta a Matteo Salvini e Giorgia Meloni, che puntavano a correre per la guida del Centrodestra, magari con il Cavaliere come registra
Proprio il leader della Lega ha stoppato l’idea di Berlusconi: “Ha fatto tanto, e potrà fare ancora, ma chiunque, da Salvini a Berlusconi, ha bisogno della legittimazione popolare”, ha dichiarato. Ancora più duro Raffaele Fitto, fondatore del movimento Conservatori e riformisti: “Faccio a Berlusconi molti e sinceri auguri, ma le autoincoronazioni non sono più possibili”.
Da Forza italia è subito scattata la difesa al leader. “Non vedo sullo scenario politico italiano un leader più forte di Berlusconi in grado di guidare il centrodestra. Poi, certo, molto dipende dalla legge elettorale”, ha osservato Antonio Tajani, uno dei dirigenti azzurri più influenti a Roma. La deputata Micaela Biancofiore è stata categorica: “Trovo ridicolo che qualcuno pensi di poter prendere più voti di lui tra gli elettori italiani e soprattutto che gli si chieda di sottoporsi a primarie di partito scimmiottate a sinistra. Come mai non le chiedono oggi ai Le Pen proprietari e padroni indiscussi del Front National, alla cui stirpe – padre , figlia, nipote – i nostri alleati si ispirano?”.