Donald Trump sarà alla Casa Bianca per i prossimi quattro anni. Dopo la campagna elettorale, condotta tutta all’attacco con promesse shock, una domanda assume consistenza: cosa farà il nuovo presidente degli Stati Uniti? Il principio guida del magnate di New York è quello di America first, traducibile con prima l’America. Insomma, qualsiasi decisione deve favorire l’interesse nazionale.
In economia, dunque, Trump sarà contrario ai trattati di libero scambio che possono “danneggiare” il sistema produttivo statunitense. La tendenza sarà quindi di un nuovo protezionismo, sfidando anche la Cina accusata si seguire delle pratiche sleali. Ma l’obiettivo sarà anche quello di ridurre le tasse per le imprese, tagliando la spesa pubblica. In particolare il neo presidente ha promesso di eliminare le tasse sugli immobili e di voler aumentare le deduzioni fiscali standard.
In materia di immigrazione Trump è stato categorico con il Messico: “Io costruirò un muro nello spazio profondo, per tenere lontani gli alieni. E lo pagheranno loro!”. Di sicuro le procedure di accoglienza subiranno una brusca frenata. Addirittura il miliardario in campagna elettorale si è impegnato a impedire l’arrivo sul territorio nazionale dei musulmani: una misura oggettivamente impraticabile.
Grande attenzione è dedicata alla politica estera. Donald Trump ha sempre lanciato messaggi distensivi al presidente russo, Vladimir Putin. Appena si insedierà alla Casa Bianca i rapporti dovrebbero migliorare sensibilmente rispetto agli ultimi anni. Probabile quindi un allentamento, se non una cancellazione, delle sanzioni imposte a Mosca dopo l’annessione della Crimea. Per quanto riguarda lo scenario mediorientale, invece, il nuovo presidente farà propria la posizione isolazionista, con un’America più spettatrice che attrice nello scacchiere mediorientale. Di sicuro non muteranno i rapporti con lo Stato di Israele, con cui Trump collaborerà.