Donald Trump sarà il prossimo presidente degli Stati Uniti d’America, raccogliendo l’eredità di Barack Obama. Il miliardario, nonostante avesse contro tutti i grandi media e smentendo ogni sondaggio, dal prossimo gennaio entrerà alla Casa Bianca. L’ufficialità è arrivata alle 8.40 (ora italiana), ma gli scrutini delle elezioni presidenziali in Michigan, Wisconsin e Pennsylvania avevano già indicato l’esito da qualche ora. Il raggiungimento dei 270 Grandi Elettori era solo una questione matematica.
Anche nel voto popolare, che dal punto di vista pratico non ha alcun valore ma indica la dinamica di consenso su scala nazionale, il repubblicano ha ottenuto il 48,1% contro 47,1% di Hillary Clinton. Tuttavia l’ex first lady non ha fatto il discorso di accettazione della sconfitta: il responsabile della campagna elettorale, John Podesta, ha annunciato che “parlerà dopo aver contato tutti i voti”, invitando i sostenitori a “tornare a casa”. Anche se l’ex first lady ha chiamato l’avversario, riconoscendo il risultato.
Due i momenti fondamentali che hanno segnato la vittoria del magnate di New York. Il primo, all’inizio della lunga serata, è quello della triplice vittoria in Ohio, North Carolina e Florida, alcuni swing state (stati in bilico), da sempre molto importanti per la conquista della Casa Bianca. Il secondo è quando Trump è passato in vantaggio in Stati che sulla carta dovevano essere delle roccaforti democratiche come il Michigan e il Wisconsin. La partita in quel momento è stata segnata in maniera definitiva.
La reazione dei mercati è stata di panico: le Borse stanno già tremando. L’indice giapponese Nikkei ha fatto segnare un crollo del 5,5%. Malissimo anche i futures di Wall Street. Ora toccherà al nuovo presidente degli Stati Uniti d’America provare a rassicurare gli investitori.
Sconfitta democratica
Il voto presidenziale è stata una durissima e inaspettata sconfitta per la Clinton e anche del presidente uscente Barack Obama che si è speso tantissimo, fino all’ultimo, in questa campagna elettorale. La candidata democratica è riuscita a vincere solo in Virginia, tra le sfide negli Stati fondamentali verso la vittoria. Mentre in Pennsylvania c’è stato un serrato testa a testa, che ha però visto sempre in lieve vantaggio Donald Trump.