di Marcel Vulpis
Il Bayern Monaco, salvo imprevisti, è già in finale a Wembley (ultima tappa della Champions league), il prossimo 25 maggio, sull’onda di un secco 4 a 0 ai danni del Barcellona.
Un risultato sportivo che nasce da lontano, perchè la società bavarese ha compreso, prima di altri club europei, che, per posizionarsi nella fascia alta del calcio continentale, era strategico sviluppare l’area dei ricavi commerciali creando in casa i “gioielli” del futuro.
Nell’ultima stagione (2011/12) ha raggiunto un giro d’affari di 373 milioni di euro, contro i 321 milioni dell’anno precedente, posizionandosi stabilmente al quarto posto della classifica europea delle società di calcio più ricche. Da oltre 20 anni la società tedesca presenta dati di bilancio più che positivi (11 milioni di utile solo nell’ultima stagione) e l’incidenza dei salari dei calciatori sul fatturato supera di poco il 52%, confermando il perfetto bilanciamento di tutte le voci societarie. E’ stato distribuito agli azionisti, inoltre, un dividendo di 5,5 milioni di euro, come dovrebbe avvenire in ogni buona società profit che si rispetti.
L’obiettivo futuro è superare i 400 milioni di euro di fatturato, potendo, in questo modo, acquistare uno/due top player durante le finestre di calciomercato, ma, soprattutto, investire su vivaio, stadio e tecnologia. Un anno fa ha perso in casa la finale Champions contro il Chelsea, ma ha beneficiato di ricavi per 41 milioni di euro (sulla base della redistribuzione dei proventi Uefa). In caso di vittoria i bavaresi supereranno, quest’anno, i 52 milioni di euro, perchè continuare a centrare il traguardo della finale Uefa per club è paragonabile ad un vero e proprio jackpot.
Sempre nell’area ricavi, quelli legati al marketing e alle sponsorizzazioni hanno superato gli 82,3 milioni di euro. Questo dato è ancora più significativo se si considerano gli introiti da merchandising (57,4 milioni). Sommando queste due voci il Bayern genera fatturato per circa 140 milioni di euro. Solo Real Madrid e Barcellona, rispettivamente con 150 e 167 milioni di euro, presentano dati superiori a quelli dei bavaresi, ma possono contare su volumi d’affari nettamente superiori (512 e 483 milioni di euro).
Il punto di forza del club della Bundesliga tedesca è l’attenzione all’esposizione televisiva dei marchi. I bavaresi, già da alcuni anni, hanno scelto di creare uno staff di professionisti specializzati in riprese televisive, ingaggiando registi e produttori di ARD e ZDF, le due più importanti tv pubbliche tedesche. Questo consente di offrire alle aziende una serie di pacchetti di visibilità tv particolarmente appetibili. Negli ultimi cinque anni i ricavi commerciali del Bayern sono cresciuti del 67%, sull’onda di uno stadio (l’Allianz Arena), tecnologicamente avanzato e nato per soddisfare le esigenze di tifosi e aziende-partner. Praticamente l’antitesi di ciò che avviene in Italia.