Un click che più salato non si può. E anche un caso da manuale in cui la tecnologia non è amica, ma rappresenta un ulteriore costo all’utente. Così Equiclick, il servizio di Equitalia che consente di effettuare le principali operazioni velocemente sul web o tramite app, si candida a essere un autogol per una società che – per sua natura – non è amata dai cittadini. Il problema nasce dall’elevata commissione per “il servizio di anticipazione” applicata alla transazioni che avvengono sul portale per chi usa la carta di credito o prepagata. Eppure Equiclick è stata presentata come una soluzione innovativa per saldare il conto con Equitalia, evitando code negli uffici grazie a smartphone e tablet. Ma, a conti fatti, meglio recarsi a uno sportello fisico.
CARO CLICK – Il meccanismo è semplice. Il contribuente può chiudere la pendenza con Equitalia sulla pagina di Equiclick o sull’applicazione creata per dispositivi Apple e Android. Un’iniziativa lodevole, che però presenta un problema: la commissione è troppo alta. Chi usa la carta prepagata deve corrispondere l’1% del totale della cifra che già include le sanzioni. Certo, per questo tipo di pagamento è stato fissato un limite di 5mila euro e quindi per una cartella il costo aggiuntivo è al massimo di 50 euro. Il Movimento 5 Stelle ha perciò presentato un’interrogazione al ministero dell’Economia. “Il viceministro Luigi Casero non ha saputo spiegarci con precisione la vicenda”, dice a La Notizia il deputato pentastellato Ferdinando Alberti. “Ma al di là di questo aspetto – aggiunge il deputato – la richiesta più importante è che la commissione sia portata a pari con quella dell’home banking (che non supera i 2 euro, ndr), inserendo le apposite funzioni sull’app”. Infatti dai 5 Stelle arriva un’altra denuncia: sull’applicazione manca la possibilità di usufruire dell’home banking.
LA RISPOSTA – Il viceministro Casero ha messo nero su bianco, rispondendo in commissione Finanza alla Camera. E ha rivendicato trasparenza: “Nella home page del portale di Equitalia vengono dettagliati, in maniera chiara e trasparente, tutti i canali di pagamento previsti con i relativi costi e le informazioni utili al contribuente per poter scegliere lo strumento più adeguato alle proprie esigenze”. Per quanto riguarda la commissione, però, Casero tende a minimizzare: “La media dei pagamenti quietanzati con questo strumento di circa 250 euro a operazione”. E per risolvere il problema alla radice, il numero due di Padoan ha spiegato: “Equitalia fa presente di aver aderito al nodo dei pagamenti per la Pubblica amministrazione ‘Pago PA’, e che in virtù di tale adesione già dalle prossime settimane lo stesso nodo diventerà l’unica piattaforma per i pagamenti digitali alla Pubblica amministrazione, superando di fatto l’attuale sistema”. Ma Alberti ha ostentato diffidenza: “Attendiamo i cambiamenti di ‘Pago PA’. Il fatto certo è che l’attuale commissione per il pagamento con carta è inaccettabile”.