Due inchieste per capire se ci sono responsabilità umane per i morti del terremoto. Dopo il fascicolo aperto dalla Procura di Rieti, anche i magistrati di Ascoli Piceno vogliono fare chiarezza su quanto accaduto. L’obiettivo è infatti quello di scoprire come sono stati costruiti gli edifici che hanno ceduto al violento sisma del 24 agosto, che ha distrutto Amatrice, Accumoli e Arquata del Tronto. “C’è la responsabilità della natura e della faglia che si muove, e c’è la responsabilità degli individui. È quella che stiamo cercando di ricostruire”, ha detto a Il Messaggero, il procuratore Giuseppe Sapeva. Intanto sta prendendo quota il nome di Vasco Errani, ex presidente della Regione Emilia-Romagna, come commissario per la ricostruzione nominato dal Governo.
L’attenzione è stata attirata in particolare da due crolli: il campanile di Accumoli e la scuola di Amatrice, sottoposti a lavori di ristrutturazione per renderli antisismici. I fascicoli sono stati aperti con l’ipotesi di reato di disastro colposo. Tuttavia la Procura reatina deve fare i conti con un ulteriore problema causato dalla distruzione. Molti documenti, relativi alle autorizzazioni a costruire, sono finiti sotto le macerie. Quindi il lavoro si annuncia lungo e complesso: bisogna cercare il recupero dei faldoni.
Infine i fari sono già puntati sulla ricostruzione, vero banco di provoca per l’Anac di Raffaele Cantone. E il numero uno dell’Antimafia, Franco Roberti, ha messo in guardia in un’intervista a La Repubblica: “I rischi ci sono, inutile nasconderlo. La ricostruzione post terremoto è storicamente il boccone ghiotto di consorterie criminali e comitati d’affari collusi”. Ma “va detto che abbiamo alle spalle gruppi di contrasto consolidati, esperienza, attività importanti”, ha aggiunto il magistrato.