Un miracolo laico. Il ministro dell’Interno, Angelino Alfano, ha definito così il risultato dei soccorsi: a tre giorni dal terremoto le persone estratte vive dalle macerie sono state 238. Per il titolare del Viminale la macchina dei soccorsi “ha funzionato alla perfezione”. Alfano ha poi messo in evidenza un altro aspetto, trovando un elemento di continuità con una tragedia del recente passato: “L’esperienza del terremoto dell’Aquila ha insegnato un modello di soccorso che ha funzionato molto bene. Il sistema di Protezione civile italiano può dare lezioni a livello internazionale e mondiale”. Il compito è ora quello di “restituire ai propri cari le salme di coloro che non ci sono più”.
Per il futuro il ministro ha ribadito la linea dettata da Matteo Renzi. “Non mancherà un euro per ciò che serve. Nessuno sarà lasciato solo e assicuriamo che potrà tornare nella propria casa se in condizioni di sicurezza”. In particolare “le scuole devono riaprire per dare un segnale di immediata ripresa di tutte le attività che lo Stato deve organizzare”. Quindi Alfano ha sottolineato: “Abbiamo una risposta da dare, che è il ritorno nelle case in condizioni di sicurezza, il sostegno a chi ha perso attività lavorative e commerciali a seguito del sisma, facendo sì che tutte riprendano, restituendo normalità a questi luoghi”.