Non c’è niente da fare: quando Comunione e Liberazione chiama, il potere di turno risponde. Non solo presentandosi al consueto appuntamento del Meeting di Rimini (ieri per la cerimonia di apertura presente Sergio Mattarella), ma anche spendendo soldi (pubblici) e aprendo stand, punti informativi e tutto ciò che è necessario per fare in modo che il consenso, specie in certi ambienti e soprattutto a ridosso di appuntamenti importanti (leggi: referendum costituzionale), sia garantito.
E così ecco che sul sito del ministero dell’Istruzione spunta un curioso contratto. Oggetto dell’appalto: “Affidamento diretto del servizio di allestimento dello stand del Miur per l’evento Meeting di Rimini 2016”. Insomma, il ministro Stefania Giannini ha pensato bene di posizionare un comodo stand all’interno della manifestazione ciellina. Ma occhio alle date: si dà conto del contratto sul sito del Miur solo il 17 agosto, due giorni prima della cerimonia di inaugurazione del Meeting. Tutto ciò, nonostante l’idea fosse stata già presa tempo prima. Sfogliando la documentazione, infatti, spunta che già il 16 giugno nel Piano della Comunicazione del ministero dell’Istruzione era stata prevista la partecipazione al mega evento di Comunione e Liberazione. E perché mai? Lo si legge a chiare lettere: per sponsorizzare anche lì la “Buona Scuola” renziana. Ed è necessario allora andare a Rimini per la Giannini dato che, si legge testuale, “la partecipazione al meeting rientra tra le priorità del Ministero per le attività di comunicazione e di promozione delle azioni di propria competenza”.
OTTIMI RAPPORTI – Ma a questo punto entriamo ancora più nel dettaglio. Il costo dello stand ammonta a 60mila euro. E chi si occuperà del tutto? Ma ovviamente la società che raccoglie la pubblicità per Comunione e Liberazione, la “Evidentia Communication”, diretta dal ciellino (ovviamente) Gian Carlo Ronzoni. L’accordo prevede uno spazio promozionale di 100 metri quadri (con moquette) a disposizione del Miur, “attività di vendita” (?) e “piccole degustazioni gratuite”. Senza dimenticare anche un social media team a disposizione del ministero. Peraltro, la struttura avrebbe avuto un costo più elevato – 81mila euro – ma in virtù “degli ottimi rapporti” (citato), ecco il prezioso sconto.
LA SOLITA SFILATA – Insomma, il Governo sfila e Cl incassa. D’altronde, questa potrebbe essere una delle ultime sfilate dell’esecutivo di Matteo Renzi, che proverà a lanciare – come in parte già fatto da Mattarella – la volata al referendum d’ottobre. Non a caso, saranno presenti ben cinque ministri: Angelino Alfano, Paolo Gentiloni, la stessa madre della riforma costituzionale Maria Elena Boschi, Beatrice Lorenzin e Maurizio Martina. Tutti sul palco di Rimini, dunque. Non prima, però, di fare un salto dalla Giannini. Tanto lo stand è bello grande. E a pagare, ça va sans dire, siamo noi.
Tw: @CarmineGazzanni