Chi l’ha detto che il Governo non lavora in estate? Chi osa dire che nei ministeri non si lavora? Tutto falso. Facile populismo che non risponde al vero. Perché si presume che, invece, i consulenti lavorino a più non posso, sfiancati dal sole d’estate e dalla pioggia d’inverno, tanto che occorre a ogni piè sospinto rimpolpare la ciurma di fidi collaboratori di ministri, viceministri e sottosegretari. E quale il periodo migliore se non quello d’estate, magari a fine luglio quando la gente già parte per le vacanze e l’attenzione mediatica inevitabilmente scema? Perché è proprio questo il punto: come si suol dire, a pensar mal si fa peccato, ma spesso ci si azzecca. Perché è perlomeno sospetta l’altissima concentrazione di nuovi incarichi tutti, guarda caso, siglati e messi a punto in pieno periodo estivo.
PORTE APERTE – Ma passiamo ai nomi. Il nostro giornale solo pochi giorni fa aveva rivelato come il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, avesse assunto, proprio a fine luglio, Giulio Notturni, ex consigliere comunale a Roma con Alfio Marchini. Una nomina che seguiva un’altra, altrettanto “interessante”, di cui gode il consigliere comuanle di Firenze (e renziano doc) Nicola Armentano. Ma il punto è che la Lorenzin è in ottima compagnia. Andrea Orlando, ad esempio, ha pensato bene di nominare un nuovo portavoce. Data del decreto ministeriale: 18 luglio. Tanto per cambiare. E chi è da esattamente un mese il nuovo portavoce di Orlando? Il giornalista fino a pochi giorni fa de La Stampa, Guido Ruotolo, il fratello di Sandro, storico cronista al fianco di Michele Santoro. Impossibile conoscere ancora l’entità della retribuzione, siccome il sito istituzionale ancora non la rende nota. Inutile chiamare il ministero: ci abbiamo provato, ma nessuno risponde.
Ma non basta. Anche Stefania Giannini ha pensato bene di fare acquisti a ridosso dell’estate. E così da fine maggio lavora al Miur per occuparsi delle “attività connesse all’Agenda internazionale per l’educazione” Paolo Glisenti, giornalista anche lui ma soprattutto braccio destro per anni di Letizia Moratti al Comune di Milano e il primo a metter mano su Expo spa, prima delle sue dimissioni. Ma non c’è da sorprendersi: pochi mesi prima sempre la Giannini aveva preso come suo ghost-writer il giovane Giulio Michele De Vitis. In passato responsabile social di Scelta Civica, l’ex partito di Stefania.
SVILUPPO ECONOMICO – Il record in assoluto, però, è del ministro dello Sviluppo Economico Carlo Calenda che ha letteralmente aperto le porte del Mise: quattro nuove collaborazioni siglate a luglio. Occhio alle date: il primo del mese arriva Wanda Porrani (ex Ice, l’Agenzia di Promozione all’Estero, controllata proprio dal Mise); il 6 entra Benedetta Arese Lucini (ex Uber) mentre lo stesso giorno a Vania Marchionna (ex segreteria Pd) viene allargato la consulenza già esistente (che passa da 8mila euro a 38mila euro annui); e infine l’11 luglio arriva Caterina Petrigni che si occuperà di non meglio specificate “questioni energetiche”. Meno male che la Petrigni ha seguito un corso per assistente parlamentare alla “Parlamento Academy”. Ora però è agosto. Meglio fare un tuffo in acqua.
Tw: @CarmineGazzanni