Lo aveva detto nei mesi scorsi, e lo ha ribadito ora che gli attacchi sono all’ordine del giorno. E a poche ore dal brutale attacco a Rouen, in cui è stato ucciso un sacerdote. Papa Francesco, in viaggio verso la Giornata mondiale della Gioventù (Gmg), è stato chiaro: “Il mondo è in guerra, una guerra a pezzi. C’è stata quella del 1914, con i suoi metodi, poi quella del 1939-45 e adesso questa”. Un conflitto diverso nel modo, insomma. Ma il Pontefice ha voluto puntualizzare: “Non è una guerra di religione. La si fa per interessi, per i soldi, per le risorse naturali, per il dominio dei popoli”. E ancora: “Tutte le religioni vogliamo la pace. La guerra la voglioni gli altri”.
Sull’uccisione di Jacques Hamel, Bergoglio ha detto: “Questo santo sacerdote è morto proprio nel momento in cui offriva la preghiera per la pace. Lui è uno, ma quanti cristiani, quanti innocenti, quanti bambini. Pensiamo alla Nigeria, per esempio. Diciamo, ma quella è l’Africa! No, è guerra. Noi non abbiamo paura di dire questa verità, il mondo è in guerra perché ha perso la pace”. E ovviamente Papa Francesco ha rivolto un pensiero ai giovani accorsi a Cracovia per la Gmg. “La gioventù sempre ci dice speranza. Speriamo che i giovani ci dicano qualcosa che sia un po’ più di speranza in questo momento”.