di Marcello Villella
“Se vogliamo essere davvero sinceri bisogna dire che Califano aveva pochi amici, soprattutto del suo ambiente. Molti colleghi in realtà si vergognavano un po’ di lui, anche alcuni dei nomi che vedo ora sgomitare per prendere parte a questo concerto-tributo. Franco era un personaggio diretto e scomodo. Estremamente passionale e generoso nelle sue manifestazioni di amicizia: quando decise di mettere in copertina di un suo disco la foto del figlio del boss della malavita milanese Francis Turatello, suo grande amico, sapeva già che la cosa gli avrebbe creato problemi…”.
Gianni Marsili è stato per alcuni anni il manager e soprattutto un grande amico di Franco Califano (stavano preparando assieme una mostra fotografica che sarà inaugurata questa estate a Roma nella rassegna “Lungo il Tevere”) e non nasconde le sue perplessità su alcuni cantanti che prenderanno parte al concerto in suo onore, domani sera 21 Aprile a Roma in Piazza del Popolo. Già perché intanto il braccio di ferro fra il Comune di Roma (che avrebbe voluto farlo in Via dei Fori Imperiali) e il Ministero dei Beni Culturali (fermamente contrario) si è definitivamente concluso con quel cambiamento di sede che in molti prevedevano ed auspicavano fin dal primo momento. Resta però il problema della scelta del cast musicale: “So che l’idea iniziale era quella di coinvolgere solo i veri amici: ora vedo qualche ‘imbucato’ e qualche assenza di troppo…forse si sarebbe dovuto organizzare questo omaggio con più tempo..”. Marsili è molto diplomatico, ma il cast strettamente musicale ha evidenziato subito più di una ‘nota stonata’: era evidente che non ci sarebbero stati quei nomi di richiamo prematuramente annunciati come Gigi D’Alessio e Noemi (che già da tempo avevano preso altri impegni all’estero per la giornata odierna), che qualche presenza sembri inspiegabile se non addirittura calata dall’alto (Fiordaliso, Syria, ecc.), che si sarebbe dovuto assolutamente recuperare qualche assenza fondamentale (Ornella Vanoni). A questo si aggiunga il fatto che alcuni artisti non si sarebbero resi disponibili anche per paura che questo concerto possa trasformarsi in uno ‘spot’ per il sindaco di Roma, Gianni Alemanno – che ha fortemente voluto questo evento – ad un mese dalle elezioni del Comune di Roma. “Il concerto inizierà alle 18,30: la prima parte però avrà poco a che fare con Califano – ammette candidamente Edoardo Vianello, direttore artistico del concerto – ma bisognava far cantare dei giovani che avevano vinto un concorso precedentemente indetto dal Comune. Per il resto abbiamo fatto un miracolo visto il poco tempo a disposizione..”. Roma si stringerà comunque intorno al ‘Califfo’, anche se forse sarebbe stato davvero il caso di organizzare con più calma e più tempo, come in passato per Lucio Dalla, Sergio Endrigo, Piero Ciampi e tanti altri. Califano che da buon romano indolente amava cantare ‘..ho giocato con il tempo per rubargli poche ore..’ avrebbe certamente capito.