La campagna elettorale è di fatto iniziata ufficialmente da poche ore. E già il candidato repubblicano Donald Trump alza il tiro. E nel caso di un suo consigliere si arriva alle minacce di morte rivolte all’avversaria Hillary Clinton. L’ex first lady “dovrebbe essere portata davanti a un plotone di esecuzione e fucilata per alto tradimento”, ha affermato Al Baldasaro, uno degli uomini più vicini all’aspirante presidente, partecipando allo show radiofonico di Jeff Kuhner. “Sono un veterano che ha combattuto e partecipato alle operazioni ‘Desert Shield’ e ‘Desert Storm’ in Iraq e sono anche un padre che ha mandato un figlio in guerra, in Iraq, come tecnico di elicotteri nel corpo dei Marine”, ha raccontato Al Baldasaro. Che ha chiosato: “Hillary per me è come la Jane Fonda (accusata all’epoca di comportamento anti-americano, ndr) del Vietnam”.
Ma se il consigliere ha esagerato, Trump non è stato da meno. E ha lasciato intendere che preferirebbe Erdogan e Putin alle democrazie europee. In un’intervista al New York Times, ha detto che se la Russia attaccasse un membro della Nato, come i Paesi baltici, da presidente non interverrebbe subito ma farebbe delle valutazioni. Chiedendosi se il Paese aggredito “ha rispettato tutti i suoi doveri verso di noi”. Insomma l’Alleanza Atlantica sarebbe disattesa, visto che uno dei principi è l’intervento immediato in caso di aggressione esterna. Il messaggio di Trump è quindi quello di un’America isolazionista. “Non possiamo dare lezioni ad altri se da noi c’è chi uccide i poliziotti a sangue freddo”. Anche in economia farebbe delle scelte di chiusura verso i partner tradizionali con la cancellazione dei trattati di libero scambio.