Come avere dubbi. Dopo quattro legislature, con tanto di compensi e vitalizio al seguito, non si poteva proprio rinunciare a trovargli uno strapuntino. Se poi si considera che parliamo di un ex Udc, partito che da anni conta più poltrone che voti, il giochino è fatto. Al centro della scena c’è l’ex deputato Ettore Peretti, entrato per la prima volta alla Camera nel 1994 sotto le insegne del Ccd e uscitone sotto quelle del “casiniano” Udc. Ebbene, qualche mese fa è stato reclutato come consulente dalla Consip, la società del Tesoro che gestisce le gare di approvvigionamento di beni e servizi per la pubblica amministrazione. La consulenza, come si apprende dal sito internet della società pubblica, va dal primo aprile di quest’anno al 31 dicembre. Nove mesi, quindi, per un compenso di 40 mila euro (al netto di Iva e cassa di previdenza).
IL DETTAGLIO – Ma in cosa consiste esattamente questa consulenza? La dicitura riporta “relazioni e networking istituzionale”. Par di capire, in sostanza, che Peretti sia stato chiamato a fare il lobbista della Consip, società che svolge la sua attività unicamente per le pubbliche amministrazioni. Peraltro dovrebbe essere la prima volta che la Consip, dal giugno 2015 guidata dal renziano Luigi Marroni, già direttore della Asl di Firenze, affida un incarico di questo tipo. Nella griglia delle consulenze relative al 2015, infatti, non compare un’attività simile. Si tratta di una collaborazione proprio necessaria? Vai a sapere, magari nel 2016 anche una società pubblica come la Consip, che lavora fondamentalmente con le amministrazioni, ha bisogno di fare “networking”. Ma Peretti non è certo il solo ad aver ricevuto un bell’incarico che desta qualche perplessità. Il 30 giugno scorso, per esempio, un’altra consulenza è stata rinnovata a Gabriele Arcangelo Sciacca, con dicitura “immagine e reputazione aziendale”. La collaborazione, dal primo luglio al 31 dicembre, varrà 36 mila euro.
IL PRECEDENTE – Ma Sciacca, che vanta esperienze di comunicazione in quasi tutto il gruppo Telecom, e poi in Almaviva e Terna, in Consip era già di casa. Dal primo giugno al 31 dicembre del 2015, per dire, aveva incassato una consulenza da 53.600 euro per un’attività di “assistenza operativa ufficio stampa”. Stessa consulenza ottenuta dal primo settembre del 2014 al 31 maggio del 2015 per 69 mila euro. Che poi, a dirla tutta, l’ufficio stampa e comunicazione di Consip già esiste, e oggi vanta un responsabile e due addetti. Ma, si sa, tra “assistenze” varie, “immagine” e “reputazione aziendale”, le vie delle esigenze Consip sono davvero infinite. Del resto tutti, dal Presidente del Consiglio Matteo Renzi fino al ministro dell’economia Pier Carlo Padoan, hanno detto di voler puntare sulla Consip per risparmiare nelle forniture di Stato. E in tal senso le soluzioni di “networking” e “immagine” devono essere apparse come obiettivi improcrastinabili.
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