Una presa di posizione netta. Senza possibilità di equivoci. A poche ore dalla strage di Nizza, in cui hanno perso la vita 84 persone, l’imam di Nimes e vicepresidente della Conferenza degli imam francesi, Hocine Drouiche, ha annunciato le dimissioni da qualsiasi incarico. “Annuncio le mie dimissioni e il mio rifiuto di queste istituzioni incompetenti che non fanno nulla per la pace sociale e che non la smettono di ripetere che l’estremismo non esiste, che è prodotto dai mass media”, ha dichiarato. Le sue parole sono state indirizzate anche altri imam. “Spero che lascino perdere le loro riserve negative e, soprattutto, che non parlino nelle loro prediche del venerdì di argomenti che non hanno nulla a che fare con l’attentato”. E l’appello è categorico: “Il loro ruolo è quello di combattere l’odio e l’integralismo religioso”.
Non è la prima volta che Drouiche interviene nel dibattito in maniera inusuale sul terrorismo. “Non si potranno mai fare passi avanti se i musulmani europei non si mettono in testa che l’estremismo è diventato un fenomeno evidente all’interno della loro stessa comunità. Dobbiamo dire la verità”, aveva detto a Il Foglio. Dopo la strage del Bataclan aveva ribadito la necessità di una condanna a “questa violenza come cittadini francesi, ma anche come musulmani perché questo attentato è stato compiuto nel nome della nostra religione. Tutti i musulmani sono invitati a condannare questi attacchi, con dimostrazioni e dichiarazioni, per non lasciare l’islam come un ostaggio nelle mani di ignoranti ed estremisti”. L’imam era anche uno dei candidati alla carica di Rettore della Grande Moschea di Parigi.