La rimonta del Sud sulla raccolta differenziata: le Regioni meridionali riciclano il 21% del totale nazionale. Nel 1998 erano ferme al 5%

Sulla raccolta differenziata il Sud rimonta. E così il divario tra le Regioni comincia ad accorciarsi. Questo è il quadro che emerge dal rapporto di Comieco

 

Sulla raccolta differenziata il Sud rimonta. E così il divario tra le Regioni comincia ad accorciarsi. Questo è il quadro che emerge dal rapporto annuale di Comieco, il consorzio per il recupero di carta e cartone. La media nazionale di raccolta pro capite di carta è a quota 51,5 chili, per un totale di 3,1 milioni di tonnellate che hanno evitato l’immissione in atmosfera di ben 3 milioni di tonnellate di anidride carbonica.

Certo, parliamo solo di mezzo punto percentuale in più rispetto al 2014. Ma il dato è comunque positivo. Non fosse altro per il fatto che questo leggero aumento è dipeso da un differenziale che questa volta va a vantaggio delle regioni meridionali, che aumentano la raccolta del 4,3%, anche se restano distaccate a 31,5 chili pro capite. Il Nord invece, pur essendo piazzato a 62 chili per abitante, subisce una leggera flessione (-0,7%), mentre il Centro conquista la leadership arrivando a 62,6 chili per abitante (+0,2%).

L’area meridionale del Paese rappresenta oggi il 21% del totale della raccolta differenziata di carta e cartone in Italia; una percentuale ancora insufficiente ma più che quadruplicata rispetto al 5% del 1998, anno di avvio del sistema consortile. Già nel rapporto di Legambiente Comuni ricicloni 2015, d’altronde, emergeva la rimonta del Meridione che saliva dal 18 al 25% del totale, mentre Lombardia e Piemonte venivano surclassate dalle Marche e dalla Campania (la maggioranza dei comuni campani si avvicina alla soglia del 65%, con l’eccezione quasi unica di Napoli) e tallonate da vicino dall’Umbria.