Il mini-direttorio dei Cinque Stelle a Roma perde già un pezzo. E si tratta di un pezzo da novanta come la deputata Roberta Lombardi, da tempo insofferente verso la gestione del sindaco Virginia Raggi. A cominciare dalla nomina, poi revocata, di Daniele Frongia come capo di gabinetto. Da allora è calato il gelo definitivamente, fino alla rottura definitiva annunciata nelle ultime ore. Resta da verificare le conseguenze sulla maggioranza: il presidente del consiglio comunale, il neo-eletto Marcello Di Vito, è stato sempre indicato come un fedelissimo della Lombardi. Fonti del Movimento hanno parlato del tentativo di Beppe Grillo durante la sua visita a Roma. Ma il risultato è stato deludente.
Commento ufficiale
In via ufficiale i vertici del M5S hanno tentato di minimizzare. “Mi spiace deludere coloro i quali in questo momento stanno parlando di liti, gelo o siluramenti rispetto al lavoro che tutti stiamo facendo su Roma. Non è così. In questi giorni il lavoro per Italia 5 Stelle entra sempre più nel vivo. Stiamo preparando tutto affinché la terza edizione di Italia 5 Stelle in programma a Palermo il 24 e 25 settembre vada al meglio”, ha scritto su Facebook la prima capogruppo della legislatura dei 5 Stelle. Che ha promesso: “Continuerò a dare una mano a Virginia ma dall’esterno sui temi che ho sempre seguito”.
Il Pd è andato subito all’attacco, puntando l’indice contro la querelle in corso nell’entourage del sindaco di Roma. “I Cinque stelle, che dovevano ribaltare i canoni della vecchia politica, si spartiscono a Roma scranni e poltrone peggio dell’epoca ormai preistorica del pentapartito”, ha accusato il deputato Andrea Romano. “La Lombardi – ha aggiunto il parlamentare dem – doveva aver studiato a memoria il manuale Cencelli per piazzare all’interno dell’assemblea capitolina i suoi uomini e ben si stagliava come una maga delle tre carte in questa guerra degli incarichi”. E Romano non ha lesinato ironie: “Ora la Lombardi sembra quasi la nuova vittima di questo gioco di poteri. Più che una saga penta stellata sembra la saga del pentapartito”.
Nel Movimento 5 Stelle a Roma, dunque, si vive un clima da resa dei conti. Eppure l’esperienza di Raggi al Campidoglio è solo agli esordi. Ma tra nomine, dubbi sollevati sul doppio incarico dell’assessore al Bilancio Minenna (che è ancora dirigente Consob), e spaccature interne, i primi giorni dei pentastellati non sono i più sereni.