Il modello australiano per la Gran Bretagna. Il ministro della Giustizia, Michael Gove, sostenitore della Brexit, ha annunciato il pugno duro contro l’arrivo di immigrati. “Metterò fine alla libera circolazione”, ha detto il candidato alla leadership dei conservatori inglesi, e possibile sostituto di David Cameron come premier. “Introdurrò un sistema di punti all’australiana e ridurrò i numeri di arrivi”, ha spiegato Gove. Che ha difeso posizione assunta per l’uscita dall’Unione europea: “Garantirò che onoreremo le indicazioni che il popolo britannico ci ha dato. Nella campagna per il referendum ho sostenuto cambiamenti specifici, credo in essi e li realizzerò”, ha ribadito. E infine ha sfidato Bruxelles: “Le promesse di lasciare l’Unione europea, porre fine alla supremazia dell’Ue e riprendere il controllo della nostra democrazia”. Nel suo programma c’è anche la promessa di arrivare alla fine naturale della legislatura, nel 2020, senza convocare elezioni anticipate.
Le parole del ministro della Giustizia britannico, comunque, non hanno impressionato molto il presidente della commissione europea, Jean-Claude Juncker: “Sulla cosiddetta Brexit, vogliamo essere chiari, non ci saranno negoziati prima della notifica e invitiamo le autorità britanniche a rendere chiare le loro intenzioni. Non abbiamo tempo da perdere. Non possiamo aggiungere incertezza ad incertezza. Vorremmo sapere dove ci stiamo dirigendo”.