Un uomo, 51 anni, ha ucciso a colpi di pistola la compagna, di 44 anni, alla fine di un litigio. Il tutto davanti agli occhi della figlia della donna, di appena 12 anni, rimasta anche ferita, tanto da dover fingere di essere morta per scampare alla furia omicida . L’ennesimo femminicidio si è consumato a Dorno, in provincia di Pavia. Con l’aggravante della presenza di un minorenne, che ha rischiato la vita.
Roberto Garini, di professione infermiere, ha compiuto il delitto in serata, quando ha fatto irruzione nell’appartamento, sfondando la porta, della sua compagna, con cui la relazione era in seria crisi. Manuela Preceruti si era chiusa dentro (i due vivevano in abitazioni vicine) temendo una reazione violenta dell’uomo dopo un precedente alterco. Ma non ha potuto fare nulla di fronte ai proiettili che l’hanno raggiunta: l’unico gesto che è riuscita a fare è stata di proteggere la figlia, facendole da scudo con il corpo per paura che potesse essere uccisa anche la piccola. Garini, dopo aver finito i colpi, ha avvisato i soccorsi e ha avvertito con un sms un amico del delitto commesso. E alla fine si è consegnato ai carabinieri di Vigevano.
Secondo la ricostruzione degli investigatori, entrambi avevano alle spalle storie finite male e l’uomo non voleva accettare la fine della storia, nata circa un anno fa dopo aver fatto conoscenza sui social network. Così da tempo la relazione proseguiva tra forti liti e tentativi di ricucire. E quando Manuela Preceruti ha deciso di chiudere del tutto, è scattata la follia omicida.