In Campania ci sono quartieri in cui incesto a abuso sessuale sono la norme. Un quadro impressionante quello delineato dal Garante dell’Infanzia e dell’Adolescenza della Regione Campania, Cesare Romano. Secondo lo studio, presentato oggi, sono più di 200 i casi di maltrattamenti e violenza verificatesi fra le mura di casa a danno di bambini, quasi tutti ricompresi tra i 6 e i 10 anni d’età. Fra i quartieri più colpiti dal fenomeno, Romano cita Salicelle ad Afragola, Madonnelle ad Acerra, alcuni quartieri di Napoli e Caivano, il comune del napoletano il cui nome è ormai strettamente legato agli orrori nel palazzo del Parco Verde in cui hanno perso la vita i piccoli Antonio Giglio e Fortuna Loffredo.
C’è da dire, però, che i dati raccolti rappresentano – tragicamente – solo una parte dei numeri reali che, dunque, si stima siano molto più alti. Ciò perchè, ovviamente, parliamo sempre di un fenomeno “sommerso” e che si basa soltanto sulle denunce raccolte. La ricerca è cominciata nel novembre 2013 ed è proseguita per tutto il 2014. Ha interessato 45 Comuni (il 12% delle amministrazioni locali campane) e 31 Ambiti territoriali (il 60% di tutti gli Ambiti) e si è svolta attraverso la somministrazione di questionari anonimi.