La campagna elettorale per la Brexit finisce nel sangue. La deputata britannica laburista, Helen Joanne Cox, è morta dopo l’aggressione subita a Birstall, località vicino a Leeds. La parlamentare, 42 anni, è stata ferita prima con colpi d’arma da fuoco, e poi a sarebbe stata anche accoltellata. Le sue condizioni sono parse critiche fin da subito. Cox si trovava nelle vicinanze della biblioteca di Birstall, nel West Yorkshire, nella sua circoscrizione per il consueto incontro con gli elettori. Secondo le prime ricostruzioni l’aggressore, sarebbe un uomo che avrebbe gridato “Britain first” (la Gran Bretagna prima di tutto). Nel frattempo, i media britannici hanno fatto sapere che la polizia ha arrestato un uomo di 52 anni Tommy Mair, legato all’aggressione.
Jo Cox stava facendo campagna elettorale contro la Brexit, e quindi a favore della permanenza nell’Unione europea. In passato la parlamentare si era occupata di temi legati ai migranti e al conflitto siriano. Nelle elezioni dello scorso anno nel collegio di Batley and Spen, si è schierata a favore dell’intervento militare britannico in Siria, in aperto dissenso con il leader del suo partito, Jeremy Corbyn. Il marito Brendan Cox ha rilasciato un messaggio commosso, confermando la morte della deputata. “Oggi è l’inizio di un nuovo capitolo nella nostra vita. Più difficile, più doloroso, meno gioiosa, meno piena di amore. “Jo credeva in un mondo migliore e ha combattuto tutti i giorni con una energia e un gusto per la vita che non avrebbe avuto la maggior parte delle persone”, ha aggiunto Brendan. Per questo “Jo non avrebbe rimpianti sulla sua vita, ha vissuto ogni giorno pienamente”, ha concluso l’uomo.
Le reazioni alla morte di Jo Cox
Il primo ministro David Cameron, informato dell’accaduto e ha espresso profonda “preoccupazione”. Anche il sindaco laburista di Londra, Sadiq Khan si è detto “scioccato dalla notizia del ferimento di Jo Cox”, definita una deputata “brillante” e “un’amica”. Il Cancelliere dello Scacchiere l’equivalente del ministro delle Finanze), George Osborne, ha detto di sentirsi “incredibilmente triste di fronte a notizie tanto scioccanti”. Il leader laburista Corbyn ha sottolineato che “Jo è morta facendo il suo dovere pubblico, ascoltando e rappresentando le persone da cui è stata eletta. Si tratta di una causa profondamente importante per tutti noi”.
Dopo l’agguato, entrambi gli schieramenti opposti nel referendum del prossimo 23 giugno sulla permanenza della Gran Bretagna nella Ue hanno annunciato la sospensione per la giornata di oggi delle rispettive campagne. L’annuncio dello stop è arrivato via twitter dal movimento Stronger in Europe, mentre ad annunciare lo stop alle attività elettorali per il campo del “Leave” è stato l’ex sindaco di Londra Boris Johnson.