Un prete di Brindisi, Francesco Caramia, è stato arrestato con l’accusa di atti sessuali continuati e pluriaggravati ai danni di un bambino, compiuti fra il 2009 e il 2010. Nello scorso dicembre i carabinieri avevano fatto perquisizioni e sequestri nella chiesa in cui prestava la sua opera, la San Giustino de Jacobis del rione Bozzano, notificandogli contestualmente una informazione di garanzia. Una volta appreso di essere indagato, don Caramia si era dimesso dall’incarico. Tanto che pure l’arcivescovo di Brindisi aveva nominato un altro sacerdote per sostiturlo.
Le indagini sono partite immediatamente dopo la denuncia di un pediatra nel luglio del 2015: il minorenne aveva raccontato al professionista di aver subito abusi e aveva riferito anche alcuni dettagli. Da lì è partito poi un processo che ha portato, il 16 febbraio scorso, all’incidente probatorio, tramite il quale è stata acquisita la testimonianza del ragazzino. La perizia disposta sulla vittima ha dimostrato la sua credibilità e la sua capacità di riportare correttamente quanto accaduto.
Non è la prima volta, peraltro, che Brindisi si rende protagonista di episodi del genere. A gennaio, infatti, un altro prete era stato condannato a 3 anni e 8 mesi per abusi sessuali su due chierichetti di 14 anni che frequentavano la parrocchia di Santa Lucia.