Dopo l’attantato al presidente del Parco dei Nebrodi Giuseppe Antoci, oggi la Guardia di Finanza di Messina sta eseguendo nell’area messinese una trentina di perquisizioni in centri d’assistenza agricola che gestiscono le istruttorie per la richiesta di finanziamenti pubblici. L’operazione, che impegna una ottantina di finanzieri, interessa anche le province di Messina, Enna e Catania; è coordinata dal procuratore capo di Messina Guido Lo Forte e dal pm Antonio Carchietti.
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La sera del 17 maggio scorso, due sicari hanno sparato contro l’auto su cui viaggiava Antoci, rimasto illeso. L’agente alla guida e un’altra auto di scorta hanno risposto al fuoco mettendo in fuga gli attentatori. Secondo le indagini, l’attentato che aveva l’obiettivo di uccidere il numero uno dell’ente è opera della cosiddetta mafia dei pascoli: le famiglie di Cosa Nostra che da decenni hanno messo le mani su migliaia di ettari di terreno pubblico riuscendo a guadagnare milioni di euro.