Un tesoro di 14 miliardi di euro. Grazie alla flessibilità offerta dall’Unione europea, infatti, il Governo trova delle risorse preziose. Ma che secondo le opposizioni nasconde solo una stangata. La lettera di Bruxelles, firmata dai commissari Valdis Dombrovskis e Pierre Moscovici e inviata al ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan, concede un’apertura “senza precedenti”. Chiedendo in cambio un impegno preciso del Governo di Roma. “Non sono completamente soddisfatto, c’è moltissimo da fare”, ha ammesso il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, parlando della questione-flessibilità.
“La Commissione con la propria lettera annuncia l’intenzione di riconoscere all’Italia per il 2016 una flessibilità nella gestione della programmazione economico-finanziaria pari allo 0,85% del Pil, che consente al Governo di implementare il percorso di aggiustamento delle finanze pubbliche e al tempo stesso di sostenere la ripresa e stimolare la crescita, condizione chiave per la riduzione del rapporto debito/Pil”, ha spiegato il ministero dell’Economia e delle Finanze. Tuttavia, il ministro Padoan ha promesso “l’impegno a dare piena attuazione con la prossima legge di Stabilità a quanto previsto nell’ultimo Def, in maniera tale da rispettare le regole dell’Unione europea”.
L’assalto alla diligenza di Alfano
Nemmeno il tempo di leggere la lettera e nella maggioranza si prepara l’assalto alla diligenza. Con Area Popolare di Angelino Alfano in prima linea. “Con la decisione dell’Unione europea di concedere all’Italia maggiore flessibilità i soldi per finanziare il bonus bebè ci sono, e così anche per programmare interventi a sostegno della famiglia”, ha affermato il capogruppo al Senato di Ap, Renato Schifani.” Risorse che potranno anche servire per rafforzare la nostra economia e rilanciare la produzione attraverso un maggiore impegno per le imprese, con particolare attenzione alle Pmi, per il lavoro, finanziando misure di incentivazione e di sgravio fiscale, e per il Sud rispetto al quale continuo a sostenere la necessità di un ampliamento del credito d’imposta a favore delle imprese che operano nel Mezzogiorno”, ha aggiunto.
Da Forza Italia arriva un giudizio drastico: “È solo un piatto di lenticchie concesso a un Governo che nei prossimi mesi sarà costretto a correre ai ripari per far quadrare gli inguardabili e sballati conti del nostro Paese”, ha detto il presidente dei deputati forzisti, Renato Brunetta. Per il Movimento 5 Stelle, invece, la flessibilità “costerà alle tasche dei cittadini fior di tasse legate soprattutto all’aumento dell’Iva, stando almeno ai diktat che trapelano dalla Ue”. “La manovra lacrime e sangue ‘congelata’ oggi – prosegue la nota – non è di certo stata eliminata per un atto di beneficenza da parte dell’Europa, ma è stata solo rimandata”, ha concluso il M5S in un comunicato.