La guerra tra Federico Pizzarotti e il Direttorio del Movimento Cinque Stelle, con Beppe Grillo in testa, continua senza sosta. Dopo l’iscrizione nel registro degli indagati per il sindaco di Parma e la sospensione dal Movimento per mancata trasparenza, arriva la risposta del primo cittadino emiliano, che rinnova la richiesta di confronto in diretta streaming con i vertici a Cinque Stelle. “Sono come sempre disponibile a confrontarmi sia con il direttorio, sia con il gruppo parlamentare che avrebbe richiesto un’assemblea. Penso che una diretta streaming come si faceva un tempo sarebbe in linea con quei concetti di trasparenza che mi vengono richiesti. Vediamoci e parliamo, solo così potremo chiarire. Io il mio passo in avanti l’ho fatto. Ora tocca a voi”, ha scritto su Facebook.
In difesa del primo cittadino di Parma è intervenuto oggi anche Roberto Giachetti, candidato sindaco a Roma: “Ho conosciuto Pizzarotti e secondo me è persona per bene – ha detto questa mattina ad Agorà – io ho sempre detto che un avviso di garanzia non significa automaticamente le dimissioni ma penso che un amministratore deve decidere se dimettersi o meno in ragione di quello che pensa essere il reato che gli viene contestato. Il M5S è garantista coi loro e quando tocca agli altri basta un avviso di garanzia per dire “ladri”. In un’altra televisione – ha aggiunto – io ho visto Di Battista che ha mostrato una piovra e dentro quel quadro ci metteva persone innocenti, mai condannate o assolte. Questo è inguardabile rispetto a come si comportano con i loro amministratori, valutandone uno o un altro”.