A Roma piove sul bagnato per Djokovic che perde il trono del Foro Italico. Lo scettro passa allo scozzese Murray, ormai pronto per tentare la scalata ai vertici della classifica ATP. Tra le donne nemmeno la pioggia ferma la regina Serena Williams.
Tra ombrelli, impermeabili e pochi raggi di sole, cala il sipario sull’edizione 2016 degli Internazionali di Tennis di Roma. Tempo, dunque, di bilanci e novità per un evento sportivo che è ormai un must per la Capitale e non solo.
Il numero degli spettatori paganti ha superato il muro delle 200mila presenze: il dato aggiornato alle semifinali parlava di 204.416 spettatori, ma è ragionevole pensare al raggiungimento delle 205mila presenze. Si tratta di un incremento di ben 12mila unità rispetto alla passata edizione. “Una crescita che non è mai stata così sensibile da quando il torneo è diventato combined nel 2011 – ha detto il presidente della Fit, Binaghi in conferenza stampa – ma sono convinto che cresceremo ancora a testimonianza del potenziale del torneo”.
Sul piano dell’incasso, si è arrivati a 11 milioni e 700mila euro, con un incremento di oltre un milione rispetto all’anno precedente. Tra le cose più soddisfacenti di questa edizione c’è stato il veicolo promozionale delle pre-qualificazioni, che dall’anno prossimo saranno ancora più strutturate.
Binaghi ha poi sottolineato l’importanza del progetto digital-social che gli Internazionali stanno portando avanti da qualche anno. I numeri, anche su questo fronte, sono in crescita esponenziale. Eccoli: 60 milioni di visualizzazioni tra gli account del torneo e del canale SuperTennis (+116%); 315mila tra fan e followers sui social network (+40%); 2,7 milioni di visualizzazioni di video e filmati realizzati dall’evento. Questo è un punto molto importante perché il pubblico chiedeva molto questo tipo di prodotto e Binaghi ha ringraziato sia l’ATP che la disponibilità dei giocatori per la realizzazione di un prodotto interessante. La crescita rispetto all’anno scorso è stata impressionante e pari al 422%: 35mila download dell’App ufficiale del torneo con 10.500 persone che si sono registrate lasciando i loro dati.
Il torneo
Bella e tecnicamente molto valida la finale maschile che ha visto trionfare, contro pronostico, Andy Murray nel giorno del suo 29esimo compleanno. Lo scozzese ha piegato il cannibale Djokovic con un doppio 6-3 sbagliando poco e restando concentrato nei momenti topici del match. Nole, vincitore delle ultime due edizioni e un po’ nervoso per le condizioni del campo a suo avviso troppo bagnato e pericoloso per i due tennisti, è arrivato più stanco alla finale dopo le due sfiancanti battaglie contro Nadal (nei quarti) e Nishikori (in semifinale). Bravo il numero uno del mondo che rende onore a Murray: “Non si può dire che io ero più stanco. Lui ha giocato meglio e basta. Ha meritato di vincere, i miei complimenti”. Ma è vero che nella parte bassa del tabellone il buon Andy ha avuto sicuramente un percorso più agevole, senza trappole, ed è stato bravo a non aver perso un set in tutto il torneo.
La regina del tabellone femminile è stata Serena Williams che in finale ha piegato la connazionale Madison Keys per 7-6 6-3 in un’ora e 24 minuti dopo un inizio in forte affanno. Per la numero uno del mondo si tratta del primo titolo dell’anno: un buon viatico in vista del Roland Garros.
I gemelli a stelle e strisce Bob e Mike, neanche a dirlo, si sono aggiudicati il titolo del doppio maschile. La coppia americana, quinta testa di serie, ha sconfitto al termine di un match avvincente per 26 63 10-7, in un’ora e undici minuti di gioco, quella composta dall’altro statunitense Sock e dal canadese Pospisil. Brindano, invece, al primo successo romano Martina Hingis e l’indiana Sania Mirza. Dopo la finale persa lo scorso anno contro Babos/Mladenovic, la coppia numero uno del mondo si è presa la rivincita e si è imposta per 61 67(5) 10-3, dopo un’ora e mezza esatta di partita, sulle russe Makarova-Vesnina.
Le novità
Due le novità importanti in vista della prossima edizione. Entrambe le ha annunciate il numero uno del Coni, Malagò: “Vogliamo dotare il campo centrale di una copertura mobile. Noi siamo pronti, non ci resta che aspettare il parere della Sovrintendenza. Oltre alla copertura, potrebbe esserci un incremento dei posti a sedere che potrebbe arrivare fino a 2mila unità, oltre a un miglioramento della logistica per diverse categorie”. Non solo. E’ previsto un investimento anche per la Grandstand Arena, il secondo campo per importanza e capienza. Attualmente ospita circa 5.300 spettatori, ma ci sarà un ampliamento di circa 1.500 posti.
Roma chiude, tra poco apre Parigi. Buon tennis a tutti.