Un argentino nella storia del Napoli. E del calcio italiano. Dopo Diego Armando Maradona, Gonzalo Higuain ha compiuto un capolavoro, migliorando il record di gol nel campionato di serie A. Il bomber ha scavalcato la soglia di Nordhal che resisteva da 65 anni. Con 36 reti il bomber ha fatto qualcosa di leggendario. La sua tripletta al Frosinone, nell’ultima partita di campionato, ha favorito il 4-0 finale. Ma ha soprattutto gli ha permesso il superamento di un limite pressoché inimmaginabile. Eppure fino alla fine del primo tempo l’impresa sembrava impossibile: il Napoli era in vantaggio grazie a un altro suo trascinatore, lo slovacco Marek Hamsik. Nella ripresa Higuain si è scatenato andando a segno al 52′, al 62′ e al 71′. Un tris d’autore che ricorderà a lungo.
Certo Gonzalo Higuain non ha regalato lo scudetto alla squadra partenopea, ma ha comunque consegnato la qualificazione in Champions League senza dover disputare il preliminare ad agosto. Garantendo di conseguenza un ricco introito alla società di Aurelio De Laurentiis. Al di là dell’aspetto economico il secondo posto resta un piazzamento prestigioso alle spalle di una Juventus stellare, apparsa davvero di un altro pianeta nonostante l’avvio difficoltoso. Il tecnico del Napoli, Maurizio Sarri, può essere soddisfatto: non ha fatto una cavalcata epica in stile Ranieri, ma al primo appuntamento con un grande club ha dimostrato di poter essere competitivo, togliendosi l’etichetta di allenatore di provincia.