Due giorni dopo l’incarcerazione torna in libertà il 23enne afghano Hakim Nasiri, fermato dai carabinieri a Bari su disposizione della Dda con l’accusa di associazione finalizzata al terrorismo internazionale di matrice islamica.
Dopo l’interrogatorio di convalida del fermo, avvenuto ieri mattina, in cui l’uomo si è avvalso della facoltà di non rispondere, il gip Francesco Agnino ha convalidato il fermo rigettando invece la richiesta di applicazione di una misura cautelare per il reato di terrorismo. “È una vicenda ingigantita, un abbaglio preso per la semplice foto di una persona con un mitra giocattolo in mano” dice l’avvocato Adriano Pallesca, difensore di Nasiri.
“Sicuramente il gip ha valutato correttamente la questione – aggiunge il legale – ritenendo che non sussistano i presupposti per contestare un reato così grave e tenere in carcere una persona.” Lo stesso giudice per le indagini preliminari ha invece riconosciuto i gravi indizi e le esigenze cautelari, ha convalidato i fermi e ha emesso ordinanza d’arresto per l’afghano 29enne Gulistan Ahmadzai e il pakistano 24enne Zulfikar Amjad.
Amjad è stato interrogato per rogatoria a Milano. I due sono accusati di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina.