Al termine della prima giornata di votazione per la scelta del prossimo presidente della Repubblica, il popolo di Twitter boccia del tutto l’ipotesi Franco Marini. I dati raccolti dal sito www.quirinaletweet.it (gestito dalla società torinese Parsit, che analizza migliaia di cinguettii legati alla questione) tra le 10 e le 15 di oggi mostrano come il 90% degli utenti del social network non gradisca affatto l’ex segretario della Cisl nel ruolo di inquilino al Colle. Il nome di Marini, infatti, compare quasi sempre in un’accezione negativa (ad esempio, un utente scrive: “Se il Pd vota – con Pdl e frattaglie – Marini al Colle, M5S arriva al 40%. Non riesco a immaginare un suicidio più deficiente di questo”, ritwittato 155 volte).
Dal lato opposto, in termini di gradimento, si piazza, come prevedibile, Stefano Rodotà, che raccoglie un consenso pressoché unanime. “Tra Marini e Rodotà non ho dubbi – si legge in uno dei tweet – scelgo Rodotà. È una figura che unisce e rappresenta il paese”. E ancora: “Rodotà – scrive un altro utente – è da sempre impegnato per l’affermazione dei diritti di tutti. E i diritti sono il fondamento di ogni gesto e pensiero”.
A livello di volumi di conversazione, la piattaforma di business intelligence di Parsit ha registrato, a partire dalle 17 di ieri sera, uno scambio complessivo di 108mila tweet dedicati all’elezione del capo dello Stato, con un aumento impressionante della discussione rispetto alle giornate precedenti (i messaggi censiti ammontano in totale a 222mila dall’8 aprile scorso), segno che in molti stanno seguendo in diretta e attivamente l’avvenimento, proprio come già avviene in occasione grandi appuntamenti collettivi televisivi come il Festival di Sanremo.