Il sindaco di Livorno del Movimento 5 Stelle, Filippo Nogarin, è sotto inchiesta per il caso dell’azienda di raccolta di rifiuti della città. L’avviso di garanzia è stato recapitato nella mattina di oggi, sabato 7 maggio. Nei giorni scorsi anche l’assessore al Bilancio, Gianni Lemmetti, era stato coinvolto nelle indagini. E il primo cittadino ha già fatto sapere di essere pronto alle dimissioni sin nella fase di indagini preliminari per evitare strumentalizzazioni. Anche perché i pentastellati fanno dell’onestà una bandiera irrinunciabile. “Come già avevo previsto in questi giorni, stamattina ho ricevuto un avviso di garanzia legato alla richiesta di concordato per l’Aamps di Livorno del tutto identico a quello dell’assessore Lemmetti. Non conosco ancora quale sia la contestazione specifica che la procura muove nei miei confronti”, ha spiegato su Facebook Nogarin.
“Sono fermamente certo di aver sempre agito per il bene dell’azienda e dei livornesi, provando a salvare una situazione disastrosa lasciataci in eredità dal Pd, ma sin d’ora posso ribadire che nel MoVimento 5 Stelle non si aspetta certo una sentenza per dimettersi, perché noi non siamo legati ad alcuna poltrona. Se già durante le indagini preliminari dovesse emergere una condotta contraria ai principi del MoVimento 5 Stelle sono pronto a dimettermi”, ha proseguito. E ha evidenziato che l’inchiesta è scattata proprio grazie all’impegno dei 5 Stelle. “È evidente che ci siano ancora indagini in corso, tra l’altro promosse da noi stessi, visto che siamo stati noi a portare i libri in tribunale chiedendo ai magistrati di passarle ai raggi X”.
Il Pd all’attacco di Nogarin
Dal Pd sono subito arrivate delle reazioni sull’avviso di garanzia a Nogarin. “Il Partito democratico, a differenza dei Cinque Stelle, non fa sciacallaggio: crede nello stato di diritto e nella responsabilità personale e lavora in Parlamento e nelle migliaia di amministrazioni che guida per rafforzare l’onestà vera con buone leggi”, ha affermato il deputato livornese, Andrea Romano. “La vicenda Nogarin è l’ennesima prova della doppia morale dei Cinque Stelle: danno lezioni a tutti ma non riescono a guardare in casa propria. Nogarin ne parli con Grillo, Di Maio e tutti coloro che nel suo partito usano a sproposito i valori dell’onestà”, ha aggiunto.