Matteo Renzi e Angela Merkel lanciano un appello all’Austria sulla gestione dell’immigrazione chiedendo la difesa di Schengen, opponendosi a un rigido ritorno dei confini. “L’Europa deve dimostrare che è una forza valida nel mondo”, ha affermato la Merkel nel corso del vertice di Palazzo Chigi, “Sull’euro abbiamo fatto buoni progressi. Sull’emergenza migranti si pone la questione dei confini esterni. L’Europa va dal Polo Nord al Mediterraneo. Dobbiamo difendere il trattato di Schengen e le frontiere esterne altrimenti si rischia di ricadere nei nazionalismi. E’ in gioco il futuro dell’Europa, che si trova in fase fragile e per il futuro dobbiamo imparare a gestirne insieme le sfide”.
CAPITOLO TURCHIA – Per quanto riguarda il fronte arrivi un capitolo sempre caldo è quello relativo alla Turchia. Italia e Germania sembrano aver un approccio comune tanto che al termine del vertice odierno Renzi ha affermato: “E’ un dovere di tutti che la scommessa europea sull’immigrazione funzioni. Siamo impegnati perché l’accordo con la Turchia possa essere ulteriormente incoraggiato. Occorre una strategia per l’Africa come c’è stata per la rotta Balcanica”, sottolinea poi il premier che però snocciola numeri sull’immigrazione che gli fanno affermare che il nostro Paese non si trova in una situazione da poter definire “d’emergenza”. E la Cancelliera pare apprezzare le parole del Presidente del Consiglio: “Sui migranti, stimo molto gli impulsi importanti dati dall’Italia con il migration compact. Siamo dello stesso parere, anche se abbiamo idee diverse sugli strumenti di finanziamento”.
GIORNATA DI INCONTRI – Quando erano le 17,30 sono arrivati a Palazzo Chigi anche il presidente della Commissione Ue Jean-Claude Juncker e il presidente del Parlamento europeo Martin Schulz. Il tema al centro del dibattito è sempre stata l’immigrazione. Alla fine del vertice il trasferimento ai musei capitolini con dibattito sullo Stato dell’Ue. L’agenda del premier, infine, prevede per domattina l’incontro con Donald Tusk, il presidente del Consiglio Ue. Non ci sarà la Merkel che domani incontrerà Papa Francesco per consegnargli il premio Carlo Magno.