Un’altra giornata di insulti social. Scatenati da un tweet oggettivamente provocatorio di Emanuele Filiberto di Savoia: “I parassiti partigiani, con le loro 179 associazioni, costano al contribuente 3 milioni di euro”. Qualche minuto dopo, però, c’è stata la spiegazione: “Qualcuno è entrato nel mio account e ha mandato articolo su partigiani volendo cavalcare la diatriba sulla mia visita a Noto! Mi dispiace!”. Dunque, si tratta solo un caso di hackeraggio.
Qualcuno è entrato nel mio account e ha mandato articolo su partigiani volendo cavalcare la diatriba sulla mia visita a Noto! Mi dispiace !
— Emanuele Filiberto (@efsavoia) 1 maggio 2016
Ma ormai la macchina della polemica social era scattata. Un utente ha attaccato: “Peccato non aver saputo che eri a Noto perché sarei potuta venire da Catania a dirti che non c’è parassita più grande di te”. Un altro ha definito i Savoia “ignavi e vigliacchi”. Alla fine Emanuele Filiberto ha replicato ancora: “Incredibile vedere la violenza di certe persone… Il rimanere bloccati su dei preconcetti storici senza voler ascoltare l’altro!”. E infine ha cercato di difendere la sua casa reale.
Leggo i vostri tweet… vorrei ricordarvi il ruolo di mia nonna durante la guerra accanto ai partigiani… Studiare non fa male! — Emanuele Filiberto (@efsavoia) 1 maggio 2016