Piazza San Giovanni a sera era gremita, gli organizzatori parlano di 300 mila spettatori, ma si sono calcolate 800 mila presenze durante tutto l’arco della giornata.
Ad aprire le danze alle ore 15 del Concertone di Roma in Piazza San Giovanni è stata l’immortale Bandabardò. La conduzione della ventiseiesima edizione del Concertone di San Giovanni è stata affidata a Luca Barbarossa affiancato da Mariolina Simone.
L’INTERA SCALETTA – Dopo la Bandabardò il Concertone è proseguito in questo ordine Banda Rulli Frulli-La banda del Pozzo-Il Geometra Mangoni, Med Free Orkestra || Angelini+Gabbianelli, Eugenio Bennato, Blebla, Bugo, Parto Nuvole/Terre Musica, Mau Mau, Gianluca Grignani (unplugged), Perturbazione/Andrea Mirò, Enzo Avitabile, Santino Cardamone, Modena City/ Fanfara Tirana, Rezophonic, Tony Canto, Nada, Peppe Barra, Coez, Ambrogio Sparagna, Marlene Kuntz.
Ma lo spettacolo vero c’è stato la sera, a partire dalle ore 20 quando sul palco di Piazza San Giovanni è salita l’Orchestra Operaia+Max Pairella. Per poi lasciare spazio agli Skunk Anansie, Fabrizio Moro, Tiromancino, Max Gazzè, Raiz Mesolella Rossi, Salmo, Capossela-Calexico, TheGiornalisti, Maldestro, Asian Dub Fundation, Nina Zilli-Gary Dourdan, Dubiosa Kolektiv, Tullio De Piscopo.
IN MEMORIA DI GIULIO – Il Concertone si è aperto con un omaggio a Giulio Regeni sulle note di Here’s to you di Joan Baez, mentre una grande foto del ricercatore rapito, torturato e ucciso in Egitto riempiva il maxischermo. “C’era un ragazzo di 28 anni che come noi amava la vita e la libertà, si era laureato alla Cambridge University e aveva scelto l’’Egitto per fare il ricercatore, C’era un ragazzo che vive in ognuno di noi per chiedere giustizia e verità” ha detto Barbarossa intonando poi il pezzo insieme a Ilaria Porceddu con la Bandabardò, il primo gruppo ad esibirsi nella lunga giornata di musica sotto il titolo scelto dai sindacati Confederali “Più Valore al Lavoro: Contrattazione Occupazione Pensioni”.