Arresti eccellenti a Isernia per presunti appalti truccati. Il sindaco di Forlì del Sannio, Roberto Calabrese, e degli imprenditori Gianni Calabrese, Donato Terriaca e Angelo Rossi. Nei confronti di un altro imprenditore, Claudio Favellato, il gip ha disposto l’obbligo di dimora. Il principale reato è la turbata libertà degli incanti. “Un’indagine complessa per numero degli indagati e per qualità dell’indagine stessa”, ha detto il procuratore di Isernia Paolo Albano nel corso della conferenza stampa che h tenuto insieme al sostituto Maria Carmela Andricciola e al generale Vito Straziota, comandante regionale delle Guardia di Finanza.
Il gip di Isernia ha inoltre disposto l’interdizione dai pubblici uffici per un funzionario della Regione Molise (Lenio Petrocelli). Più di 140 le persone coinvolte nella maxi inchiesta, tra cui numerosi sindaci, funzionari pubblici e imprenditori. Sono accusati di aver truccato 47 appalti per complessivi 27 milioni di euro. I fondi erano destinati al dissesto idrogeologico. Sono complessivamente venti i capi di imputazione contestati nell’inchiesta sugli appalti truccati.
Ecco l’elenco dei Comuni finiti nell’inchiesta della Finanza: Acquaviva di Isernia, Isernia, Roccamandolfi, Roccasicura, Carovilli, Pescolanciano, Rionero, Forli del Sannio, Cantalupo, Castelpizzuto, Castel San Vincenzo, Cerro al Volturno, Belmonte del Sannio, Castelpetroso Salcito e Limosano. L’ipotesi è turbativa nella libertà di incanti.
Per San Felice del Molise e San Pietro Avellana la Procura procede per istigazione alla turbativa.