Un violento terremoto ha colpito la zona costiera centrale dell’Ecuador, non lontana dalla capitale Quito (che dista circa 170 km). La scossa più forte è stata di magnitudo 7,8, provocando il crollo di numerosi edifici. Il bilancio parziale parla di 230 morti e almeno 500 feriti. Ma il numero “è destinato ad aumentare”, hanno fatto sapere le autorità impegnate nelle operazioni di soccorso.
L’epicentro è stato localizzato 27 km a sud-est di Muisne, in una zona turistica. Il vicepresidente Jorge Glas ha annunciato lo stato di emergenza nelle sei province più colpite dal sisma. E ha raccomandato la popolazione “di mantenere la calma”. La scossa è stata distintamente avvertita anche dagli abitanti della capitale Quito, dove però non sono segnalate vittime. Le persone sono comunque scese in strada in preda al panico. La terra ha tremato anche in alcune regioni dei Paesi confinanti, Perù e Colombia.
Per facilitare le comunicazioni i gestori dei servizi di telefonia stanno consentendo l’invio di messaggi gratuiti. Gli esperti hanno riferito che si tratta del terremoto più forte dal 1979 che ha interessato l’Ecuador.