Mohamed Abrini, sospettato per le stragi di novembre a Parigi, ha confessato di essere “l’uomo con il cappello” immortalato dalle telecamere di sorveglianza dell’aeroporto di Bruxelles, vicino ai due attentatori suicidi dello scorso 22 marzo. Lo ha annunciato la procura belga. “Ha confessato la sua presenza sul luogo del crimine. Ha spiegato di aver gettato il suo giacchetto in un cestino di rifiuti e di aver venduto dopo il suo cappello”, ha dichiarato in una nota l’ufficio del procuratore generale.
Un portavoce della procura federale belga ha confermato l’arresto oggi di un sesto uomo, sospettato di avere legami con gli attacchi di Bruxelles. Si tratterebbe di Bilal El Makhoukhi, un estremista già condannato.