Eravamo abituati a Le Iene ad appelli per aiutare i bambini malati o in difficoltà per guerre e carestie, donne, mamme, senzatetto. Ma la proposta di un conto corrente per una donna truffata da un amante conosciuto in chat e mai incontrato, ci mancava.
Ecco perché appare alquanto bizzarra come proposta di solidarietà, il conto corrente a favore di Anna aperto dal programma Le Iene.
E’ vero che le colpe commesse per amore meritano maggiore indulgenza, ma questa ingenuità che sta contagiando in amore: fra emendamenti e chat, è solo un ricatto e dunque un grande spavento. Come tale andrebbe trattato: coraggio, denuncia e ammissione di responsabilità.
La signora, sposata, avrebbe infatti prestato ad uno sconosciuto ventimila euro, fidandosi di chiacchiere in chat, di un amore virtuale e di una foto rivelatasi poi falsa. Il classico e impunito, nella maggior parte dei casi furto di identità (da denunciare sempre, mi raccomando. Potrebbero essere state truffate altre persone).
Questo Chris (chissà come si chiamerà veramente), alla vigilia del loro primo appuntamento, le avrebbe detto di aver perso tutti i documenti e i soldi durante un viaggio di lavoro in Nigeria e chiesti, in prestito, proprio all’ingenua Anna. Poi sarebbe sparito.
Le Iene sono state lungimiranti come sempre, hanno scoperto la truffa e l’hanno comunicata all’amante ferita. E fin qui, l’appello a non cadere nelle stesse trappole, è stato perfetto. Ma le Iene hanno fatto di più: il servizio è terminato con l’apertura di un conto corrente per aiutarla a non fare scoprire al marito il tradimento e il danno economico.
Forse la signora andava aiutata sì, ma con un sostegno psicologico, più che economico. Ma questa sarebbe un’altra storia.
Apprezziamo il buon cuore del programma, ma il punto è: con tutti gli indigenti che ci sono in Italia, credete davvero che gli italiani verseranno ad Anna dei soldi?