Sul caso Regeni prima la retromarcia ieri del governo egiziano (“Mai detto che la banda di rapinatori lo aveva ucciso”) ed ecco, poi, l’ennesimo rinvio. Gli investigatori di Italia ed Egitto, infatti, dovevano incontrarsi domani mattina, ma invece il tanto atteso “punto sulla situazione” si svolgerà a Roma il 7 e l’8 aprile prossimi. Per la parte egiziana, parteciperanno due magistrati e tre funzionari di Polizia. Lo rendono noto fonti di polizia italiane, come scrive Repubblica.
I media egiziani, intanto, danno grande risalto all’atteso colloquio tra i magistrati italiani e quelli egiziani. Secondo il giornale Al Shourouk, fonti della sicurezza egiziana hanno reso noto che “gli apparati interessati hanno preparato un dossier sulla vicenda di 2000 pagine che indica le linee generali del crimine e la scomparsa del corpo, nonché le indagini su 200 persone di diverse nazionalità che avevano relazioni con la vittima”.
L’Italia, però, non molla la presa. Domani alle 12,00, è all’ordine del giorno l’informativa in Aula del Ministro degli affari esteri, Paolo Gentiloni, sul caso di Giulio Regeni, che parleàrà a entrambe le Commissione di Camera e Senato