Di Fabrizio Gentile
Quella del 2014 sarà ricordata come l’estate nera nei cieli: solo nell’ultima settimana, dal 17 luglio quando è stato abbattuto il volo della Malesya a ieri, sono tre gli aerei passeggeri che hanno avuto gravissimi incidenti, registrando la morte di quasi tutti i loro passeggeri, con un bilancio complessivo che sfiora le 500 vittime.
L’ultimo dramma
L’ultima tragedia è avvenuta in Niger, dove si è schiantato un aereo dell’Air Algerie (ma operato da una compagnia spagnola, la Swiftair) con 116 persone a bordo, di cui quasi la metà francesi. Un incidente le cui cause restano da verificare ma che, secondo le prime ipotesi, potrebbe essere legato ad una tempesta lungo la tratta del volo, partito dalla capitale del Burkina Faso e diretto ad Algeri. Una causa che lo accomunerebbe alla tragedia registrata l’altroieri a Taiwan, quando un volo dell’AirAsia è stato costretto per il maltempo ad un atterraggio di emergenza finito male, con una cinquantina di vittime. Su quel volo c’era anche Mariela Castro, figlia del presidente cubano Raul Castro e nipote del suo predecessore, Fidel Castro. Oltre 450 vite perdute – facendo la triste somma dei morti nelle ultime 24 ore con quei 298 passeggeri ‘abbattuti’ da un missile che ha colpito il loro volo partito da Amsterdam e diretto a Kuala Lumpur giovedì scorso – in un periodo in cui prendere l’aero è sinonimo di vacanze. E che allunga la lista delle tragedie aeree degli ultimi anni, aggiungendosi a quei voli ‘scomparsi’ dai radar e mai più ritrovati. Molti piccoli, come quelli venezuelani per il paradiso delle vacanze di Los Roques. Ma anche grandi. Come quell’aereo ormai passato alla storia come il più grande mistero recente dell’aviazione civile: il volo Mh370 della Malaysia airlines, partito da Kuala Lumpur e diretto a Pechino l’8 marzo scorso e mai più ritrovato tra le tante piste ipotizzate e mai confermate.
I precedenti
Nuove tragedie che riportano alla memoria, solo per citare uno degli altri casi degli ultimissimi anni, quello dell’airbus Air France, precipitato nell’Atlantico il 1 giugno del 2009 quando morirono 228 persone. Ma anche, tra le altre recenti tragedie aeree, quella dell’ AirIndia uscito di pista e incendiatosi nel maggio del 2010, causando la morte di tutti i suoi 154 passeggeri, a Mangalore. Fino al disastro all’aeroporto di Smolensk in cui persero la vita tre anni fa il presidente polacco, Lech Kaczynski, e altre 94 persone, gran parte del suo entourage.