Alla penuria di agenti penitenziari che da tempo affligge l’Italia ora ne vanno sottratti altri 45 che devono essere spediti urgentemente in Albania. Quarantacinque appartenenti al Corpo della Polizia Penitenziaria infatti saranno inviati in Albania per lavorare nel carcere di Gjader “destinato a ricevere al massimo 20 migranti che dovessero rendersi responsabili di reati durante la permanenza nelle strutture gestite dallo Stato italiano in quel territorio per effettuare le procedure di frontiera o di rimpatrio previste dalla legge italiana ed europea o coloro per i quali si dovesse dar corso a provvedimenti giudiziari che costituiscono titolo custodiale”. Lo si legge in una nota del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria visionata dall’AGI con la quale viene avviata la selezione di un Comandante e altre figure per un totale di 45 persone. I candidati dovranno presentare la domanda entro il 17 aprile 2024.
Alla penuria di agenti penitenziari che da tempo affligge l’Italia ora ne vanno sottratti altri 45 che devono essere spediti urgentemente in Albania
L’istituto ospiterà “al massimo 20 detenuti di sesso maschile”. Quanto basta per inscenare lo spot voluto da Giorgia Meloni per fingere di traslocare il fenomeno migratorio che non riesce a gestire. Il 6 novembre 2023 il governo italiano ha firmato un accordo con l’Albania per la costruzione di due centri di detenzione sul territorio albanese, che saranno utilizzati per trattenere le persone intercettate o soccorse in mare dalle navi di Stato italiane. L’accordo mira a legalizzare il trattamento extraterritoriale e la detenzione dei richiedenti asilo e delle persone da rimpatriare forzatamente, con l’obiettivo dichiarato di scoraggiare le traversate in mare. Il 24 gennaio la Camera dei deputati ha approvato la ratifica dell’accordo, che è poi passato al Senato. Il 29 gennaio, la Corte costituzionale albanese ha dato il via libera alla ratifica dell’accordo da parte del Parlamento.
Il rapporto medio fra detenuti e poliziotti penitenziari in Italia rimane sempre molto basso, attestandosi circa a 1,9, vale a dire quasi un agente ogni 2 detenuti. Sul set albanese in cui l’Italia manda in onda il suo spot promozionale il rapporto sarà doppio, come esigono le regole del marketing.