Il pizzetto è quello di una volta. Non è cambiato Dario Hubner, nemmeno oggi che ha compiuto 50 anni. Fuma come allora, il bomber che a quel vizio non ha mai rinunciato, facendo anche qualche tiro di sigaretta tra il primo e il secondo tempo. Tatanka (vuole dire Bisonte), il soprannome che gli hanno dato a Cesena, ha segnato in tutte le categorie, dai dilettanti alla serie A, dove è arrivato soltanto a 30 anni. Gonfiando comunque decine e decine di volte la rete. Tanto da essere diventato uno dei principali obiettivi di ogni “fantacalcista” d’Italia. L’esordio da favola col Brescia a San Siro con un gol spettacolare contro l’Inter. L’anno migliore a Piacenza dove ha vinto la classifica dei cannonieri.
Ha iniziato dalle giovanili del Muggesana, poi la continua scalata: Pievigina, Pergocrema, Fano, Cesena, Brescia e Piacenza. Poi Ancora, Perugia e Mantova. Poi a fine carriera la discesa tra i dilettanti prima in serie D a Chiari e Rodengo Saiano. E ancora Orsa Corte Franca in Eccellenza, Castel Mella in Prima Categoria e Cavenago in Promozione. Due le esperienze da allenatore col Royale Fiore e l’Atletico Montichiari.