“La campagna di vaccinazione ci ha permesso di salvare vite e di riaprire l’economia, le scuole, i luoghi della nostra socialità. L’arrivo della stagione invernale e la diffusione della variante Omicron ci obbligano però alla massima cautela nella gestione dei prossimi mesi”. È quanto ha detto il presidente del Consiglio Mario Draghi, nel suo intervento alla cerimonia di chiusura della XIV Conferenza degli Ambasciatori e delle Ambasciatrici d’Italia nel mondo (qui il video).
“Il contrasto alla pandemia – ha detto ancora il premier – non è una questione soltanto interna, ma un tema centrale per la politica estera. Durante la presidenza del G20, abbiamo incoraggiato la comunità globale a ‘vaccinare il mondo’, per aiutare i cittadini dei Paesi più vulnerabili e ridurre il rischio di nuove varianti. Il Global Health Summit dello scorso maggio a Roma ha visto i Paesi più ricchi e le case farmaceutiche impegnarsi a donare un numero considerevole di dosi”.
“Dobbiamo mantenere queste promesse – ha aggiunto Draghi – e assicurarci che i vaccini arrivino chi ne ha bisogno. L’Italia sostiene l’ambizione di vaccinare il 70% della popolazione di tutti i Paesi entro metà 2022. Quest’obiettivo ora deve essere raggiunto”.
“Medici, infermieri, volontari hanno somministrato oltre 106 milioni di dosi di vaccino, uno sforzo senza precedenti nella storia recente” ha ricordato il presidente del Consiglio aggiungendo che “l’economia è in ripresa, grazie all’impegno di lavoratori e imprenditori”.
Secondo l’ultimo report sull’andamento della campagna vaccinale, sono 91.394 i bambini tra i 5 e gli 11 anni che hanno ricevuto la prima dose e 83 quelli che hanno completato il ciclo vaccinale, mentre quelli guariti da almeno sei mesi sono 109.676. Complessivamente sono 106.307.025 le dosi di vaccino anti-Covid somministrate in Italia, il 96% del totale di quelle consegnate pari a 110.721.176 (nel dettaglio 75.782.765 Pfizer/BioNtech, 20.000.601 Moderna, 11.544.642 Vaxzevria-AstraZeneca, 1.845.168 Janssen e 1.548.000 Pfizer pediatrico).