L’Italia è uscita dalla fase di recessione tecnica, parola di Bankitalia. L’Istituto guidato da Ignazio Visco, ha reso noto che “nei mesi invernali l’attività economica sarebbe tornata a crescere”, l’incremento registrato dal prodotto interno lordo italiano nel primo trimestre del 2019 è stato pari allo 0,1 per cento. Un dato sufficiente a decretare l’archiviazione del ciclo economico negativo in cui era caduto il nostro Paese a partire dallo scorso mese di luglio quando il Pil era stato negativo per lo 0,1 per cento.
Un trend di decrescita che si era consolidato anche nel quarto trimestre del 2018 quando la contrazione del prodotto interno lordo si era attestata allo 0,2 per cento. Due dati negativi consecutivi, avevano così decretato l’ingresso dell’Italia in fase di recessione tecnica. L’annuncio di ieri della Banca d’Italia ha interrotto questa pericolosa spirale, visto che se anche il primo trimestre del 2019 si fosse chiuse con il segno meno, il nostro Paese sarebbe uscito dalla recessione tecnica per entrare in quella conclamata, che è uno degli elementi che le agenzie internazionali di rating usano per valutare la solidità economica di un Paese.
E i giudizi delle Agenzie di rating hanno effetti immediati sul costo di finanziamento del debito pubblico. Quindi la notizia diffusa ieri dalla Banca d’Italia, benché il dato, 0,1%, non sia di per sè entusiasmante, è un a buona notizia per la nostra economia e per i conti pubblici. Il ministro dell’Economia, Giovanni Tria, ha commentato i dati diffusi da Via Nazionale, spiegando come “dopo la fase di rallentamento forte che abbiamo avuto nell’ultima parte dello scorso anno e dopo il trimestre di recessione tecnica noi vediamo che in questi primi mesi abbiamo segnali positivi e la Banca d’Italia ha confermato le proprie stime che vedono che l’Italia riprende a crescere”. Per i parlamentari M5S: “L’Italia torna a crescere contro ogni aspettativa”.