Il Nucleo operativo centrale di sicurezza (Nocs) festeggia 40 anni dalla sua fondazione. Il corpo speciale della Polizia di Stato nacque nel 1978 a seguito di un decreto dell’allora ministro dell’Interno, Francesco Cossiga, per contrastare – silenziosi come la notte, come recita il suo motto in latino – il terrorismo e la grande criminalità.
La data è stata festeggiata oggi a Roma, nel Centro polifunzionale di Spinaceto, sede della Scuola tecnica della Polizia dove lo speciale nucleo d’assalto, comandato da Andrea Mainardi, si addestra ogni giorno. Per celebrare l’evento le teste di cuoio del Nocs si sono esibite, eccezionalmente, alla presenza del ministro dell’Interno, Matteo Salvini, del capo della Polizia, Franco Gabrielli, e del Direttore centrale della Polizia di prevenzione, Lamberto Giannini. Ospite d’onore, l’ex generale americano James Lee Dozier che il 28 gennaio 1982 fu liberato, a Padova, proprio dagli uomini del Nocs in seguito all’irruzione in un covo delle Brigate Rosse dove l’alto ufficiale statunitense era tenuto prigioniero.
La Polizia di Stato, attraverso il Nocs, articolazione della Direzione centrale della Polizia di prevenzione, forma da sempre personale particolarmente addestrato, anche all’utilizzo di materiali e tecnologie all’avanguardia, per la risoluzione di situazioni operative ad alto rischio, come la liberazione di ostaggi, l’irruzione in ambito urbano ed extraurbano per la cattura di terroristi e criminali e la protezione di alte personalità istituzionali italiane o straniere.
Dalla sua nascita, il Nocs ha compiuto 253 arresti, tra cui 41 sequestratori e 329 ostaggi liberati. “Il valore della peculiare attività svolta dal Nucleo – scrive la Polizia di Stato – è attestata anche dal numero dei riconoscimenti ottenuti: una medaglia d’oro, 26 medaglie d’argento e 5 medaglie di bronzo al Valor Civile, 52 promozioni per merito straordinario e 690 encomi”. Il Nucleo operativo centrale di sicurezza conta attualmente circa 150 unità ed ha un ruolo importante anche all’interno dell’organizzazione Atlas, che raccoglie le unità speciali di polizia dei 28 Paesi dell’Unione europea.
“Un’eccellenza italiana, sempre pronto nell’interesse del Paese e in grado di tenere alta la capacità di risposta” ha detto il capo della Polizia, Franco Gabrielli, nel corso della cerimonia. Due, secondo Gabrielli, i momenti fondamentali della storia dei corpi speciali della polizia: la liberazione di Dozier e la morte nel 1997 dell’ispettore Samuele Donatoni durante un blitz per liberare l’imprenditore bresciano Giuseppe Soffiantini. “Il primo – ha aggiunto Gabrielli – fu il battesimo del fuoco, la consacrazione, il secondo il momento di dolore nel quale tutto il Paese toccò con mano quanto queste operazioni possano avere esiti tragici. Il lavoro del Nocs è fatto di rischio e pericolo, ma tutto viene superato con la dedizione, la passione e la professionalità”.