E’ scontro tra Italia e Francia sulla presenza Oltralpe di 14 terroristi italiani ancora oggi latitanti, confermata nei giorni scorsi dal Viminale, in base alle informazioni in possesso dell’Antiterrorismo e dell’Intelligence. Per Parigi è “possibile” che sia così ma la ministra della Giustizia, Nicole Belloubet, ha di nuovo ribadito di non aver ricevuto alcuna richiesta di estradizione da parte dell’Italia . “E’ un tema – ha aggiunto – su cui non ho ancora lavorato concretamente. Lo esamineremo con la massima attenzione”.
Secca la smentita di Roma. “Alla Francia – afferma in una nota il ministero della Giustizia – sono state trasmesse richieste di estradizione per tutti i latitanti localizzati nel Paese. Non risponde al vero, quindi, quanto, secondo fonti di stampa, avrebbe dichiarato la ministra francese, Nicole Belloubet, a proposito dell’assenza di istanze da parte delle autorità italiane”.
Via Arenula fa sapere, inoltre, che nella seconda metà degli anni ’80, l’Italia ha presentato numerose domande di estradizione, “su cui le autorità francesi non si sono mai pronunciate”. “Richieste – aggiunge il nostro ministero della Giustizia – che sono state reiterate nell’ottobre del 2002, corredate da copiosa documentazione, e che risultano tutt’ora pendenti”.
Fra queste è compresa anche la domanda di estradizione mossa dall’Italia nei confronti dell’ex brigatista Marina Petrella, condannata all’ergastolo al processo Moro Ter e da anni rifugiata in Francia. Domanda accolta da Parigi nel 2008 e successivamente sospesa dalle stesse autorità d’Oltralpe per motivi di salute. Mentre le domande di estradizione nei confronti di Paolo Ceriani Sebregondi e Sergio Tornaghi, entrambi ex Br tutt’ora ricercati, sono state rigettate.
Il ministero della Giustizia precisa che tutti i soggetti per cui è stata richiesta l’estradizione “sono inseriti nelle banche dati del sistema informativo Schengen e dell’Interpol” spiegando che la cosiddetta Red Notice dell’Interpol “equivale ad una richiesta di arresto provvisorio”.
Secondo fonti qualificate del Viminale, citate dall’agenzia Ansa, sarebbero almeno 6 i latitanti che potrebbero essere immediatamente estradati dalla Francia perché già raggiunti da un mandato di cattura europeo. Il ministero dell’Interno e quello della Giustizia hanno lavorato alla stesura di due liste, una prima di 30 nomi – 27 di esponenti della sinistra e 3 di destra – e una seconda più ampia nella quale figurerebbero 37 latitanti, alcuni dei quali, ha detto il ministro dell’Interno Salvini, “assolutamente irrecuperabili”.
Salvini nei prossimi giorni verificherà la disponibilità al dialogo da parte del governo francese. “Conto di perfezionare entro la settimana – ha detto -, con i colleghi di governo che con me condividono la responsabilità, le prime richieste di estradizione che in alcuni casi sono già state confermate vent’anni fa ma non sono mai state perfezionate e ultimate”.