La questione è delicata tanto che il tribunale di Milano ha rimesso alla Corte costituzionale che dovrà analizzare la posizione di Marco Cappato sulla morte di dj Fabo. Il leader dei radicali si era autoaccusato dell’aiuto al suicidio, ma il tribunale ha deciso di non decidere. Né assolto né condannato.
Assoluzione per Cappato in merito all’accusa di aver rafforzato il proposito suicidiario di dj Fabo. La lettura dell’ordinanza, piena di punti estremamente tecnici, è durata oltre un’ora.Il tutto dopo una camera di consiglio di cinque ore.
“Voglio dire grazie alla scelta di Fabiano per quello che ha fatto e che clandestinamente fanno molte persone ogni anno – ha commentato Cappato – E’ ora che la politica agisca, aiutare Fabo a morire era un mio dovere”.
Per l’associazione Luca Coscioni si tratta di “Un’occasione per superare un reato introdotto in epoca fascista”. Attesissima quindi la pronuncia della Consulta che sarà legge.