Gli stadi di San Siro e San Donato, i primi nodi della nomina Bardelli

Il suo ex studio patrocina Milan e Inter. Ammlex curò anche la variante del nuovo stadio rossonero. Intanto Sala presenta il progetto Webuild

Gli stadi di San Siro e San Donato, i primi nodi della nomina Bardelli

“Conflitto di interessi? Non ci sarà: Guido cederà le quote della società in suo possesso. Con la cessione termina ogni possibile polemica”. Così ieri il sindaco Beppe Sala aveva risposto ai giornalisti che lo interrogavano sui possibili conflitti di interesse che potenzialmente gravitano attorno al neo-assessore comunale alla Casa, l’avvocato amministrativista Guido Bardelli.

Una risposta che ha accontentato molti – soprattutto tra le file dei sostenitori del sindaco – ma che ha lasciato senza risposta numerosissimi interrogativi in quanti, a sinistra, hanno manifestato dubbi (eufemismo) sulla nomina. A partire dal Pd milanese, che ha ingoiato il rospo, ma non ha fatto nulla per celare il malumore (altro eufemismo).

Come raccontato da questo giornale, infatti, Bardelli era socio, fino a una settimana fa, del potentissimo Studio Amministrativisti Associati, Ammlex, il quale, tra i clienti vanta alcuni dei maggiori costruttori e sviluppatori attivi a Milano, a partire da Coima Sgr (Porta Nuova e scalo di Porta romana), Hines (Bosco Verticale, Torre Velasca), Redo Sgr (riqualificazione dell’ex Macello in viale Molise e dello scalo ferroviario di Milano Greco Breda). Nonché buona parte delle cooperative bianche (ma anche rosse) che si occupano di edilizia abitativa a Milano e provincia.

Nell’ex studio di Bardelli, la ex vice-sindaca Ada Lucia De Cesaris

Inoltre, come noto, l’ormai ex socia di studio di Bardelli, è l’ex vice-sindaca della giunta Pisapia, Ada Lucia De Cesaris. Avvocato che tra i suoi tanti clienti vanta anche Milan e Inter, patrocinati nella querelle “stadio di San Siro”. Nel tentativo di smorzare le polemiche, Ammlex ha fatto sapere ieri tramite il Corriere della Sera che “l’assemblea dei soci ha deciso di rinunciare al mandato per tutte le pratiche che riguardano le competenze sulla casa” e che l’ex presidente della Compagnia delle Opere Bardelli ha già ceduto le sue quote.

Tutto a posto, quindi? Non proprio. Perché non basta vendere le quote di uno studio legale per recidere i rapporti professionali (assolutamente leciti, è bene sottolinearlo) che si sono costruiti in 16 anni di attività.

Il nodo degli stadi è un esempio della ragnatela di rapporti

Ne è un esempio proprio la questione stadi (sia di San Siro che di San Donato, per il Milan), dimostrazione plastica di una serie di corsi e ricorsi storici destinati a fare discutere per ogni attività e decisione presa sia dal futuro assessore che dallo stesso Sala.

Ammlex, per esempio, è stato lo studio che ha curato la parte legale della “Proposta per lo stadio in variante del piano regolatore” del Comune di San Donato, presentata da Sportlifecity (cioè dal Milan) il 27 settembre 2023. Proposta su cui inizierà a breve la discussione in sede di Accordo di programma. Al tavolo dell’Accordo di programma siederà anche Sala, in quanto sindaco di Città Metropolitana. Che quindi sarà il sindaco metropolitano che discuterà di un piano preparato dall’ex studio di un suo assessore milanese e si confronterà con l’ex socia di studio del suo assessore, lì per sostenere le parti avverse a Città Metropolitana…

Via il cappello da sindaco della Città Metropolitana, su il cappello da sindaco di Milano

Stesso copione per ogni contrattazione sul futuro dello stadio di San Siro, dove Sala (stavolta col cappello di sindaco della sola Milano), si confronterà con Milan e Inter patrocinate da De Cesaris e si avvarrà dei consigli dell’assessore ex socio di De Cesaris.

La quale, oltretutto è stata anche la vice-sindaca responsabile degli uffici dell’urbanistica sotto Pisapia che diedero il via libera al cambio della destinazione d’uso del Trotto da verde a edificabile a favore del gruppo Hines (cliente di Ammlex), cioè il progetto in costruzione accanto allo stadio del calcio. E per finire, De Cesaris, dal 2020 al 2023 è stata anche nel Cda di Eni, la società che ha venduto (a un prezzo assai basso) parte dei terreni sui quali dovrebbe sorgere l’impianto del Milan a San Donato…

Intanto Sala presenta il progetto per il restyling dello stadio Meazza di Webuild

Paradossalmente, proprio ieri (con un tempismo politico singolare) Sala ha annunciato di aver presentato a Milan e Inter il progetto di riqualificazione del Meazza. “Oggi pomeriggio Webuild ha presentato a Milan e Inter e al Comune di Milano uno studio di fattibilità per una profonda ristrutturazione dello Stadio di San Siro”, ha scritto sui social, “A mio giudizio si tratta di un progetto straordinario e mi auguro che le squadre lo prendano in seria considerazione, nella consapevolezza che entrambe stanno lavorando anche su altre opzioni”.

“Lo studio di fattibilità – ha aggiunto – ipotizza un programma di lavori della durata complessiva di tre anni, con una riduzione della capacità dello Stadio, nel corso dei lavori, assolutamente accettabile. Nelle prossime settimane – ha concluso – le squadre incontreranno Webuild per approfondire il progetto e all’esito di questi incontri sarà possibile avere una stima dell’investimento”. E chi ci sarà a trattare per conto dei club? De Cesaris, naturalmente…

Le risposte a La Notizia dello studio Ammlex

Naturalmente, se Ammlex rinunciasse al patrocinio dei due club, almeno una parte dei potenziali conflitti verrebbero a cadere (almeno per quanto riguarda gli stadi).
La Notizia ha chiesto delucidazioni sul punto ad Ammex, ma lo studio ha risposto che “Per ragioni deontologiche e di riservatezza non possiamo rilasciare informazioni inerenti eventuali clienti”.

Avevamo chiesto anche cosa intendesse Ammlex con “rinunciare al mandato per tutte le pratiche che riguardano le competenze sulla casa”, se cioè lo studio intendesse rimettere i mandati in essere con i costruttori e gli sviluppatori che hanno rapporti con il Comune di Milano. Lo studio ha invece specificato che “non patrocinerà più clienti che operano in ambito di edilizia residenziale sociale, materia di cui si occuperà l’avvocato Bardelli in qualità di Assessore alla Casa ossia edilizia pubblica”.

Avevamo infine chiesto se tra i loro clienti ci sono alcuni degli immobiliaristi i cui progetti – circa 150 – sono finiti sotto la lente della Procura perché ritenuti dai Pm abusivi (uno dei fronti dei quali dovrà occuparsi il neo-assessore Bardelli). Ma su questo nessuna risposta.