Fratelli d’Italia, slalom di La Russa tra “se” e “ma anche” sull’antifascismo e l’Autonomia alla kermesse del partito

La Russa tra “se” e “ma anche” dall’antifascismo all’autonomia alla kermesse di Fratelli d’Italia a Pescara

Fratelli d’Italia, slalom di La Russa tra “se” e “ma anche” sull’antifascismo e l’Autonomia alla kermesse del partito

Ignazio La Russa si destreggia tra “se” e “ma anche” alla kermesse di Fratelli d’Italia di Pescara.

“I valori in positivo della Resistenza e dell’antifascismo sono nella prima parte della Costituzione. Anche se la parola antifascista non c’è. Se si intende un no deciso alla dittatura e un no deciso al nostalgismo, certamente mi potete definire antifascista. Poi c’è l’antifascismo militante degli anni ‘70 che è un’altra cosa”, dice il presidente del Senato intervistato da Bianca Berlinguer alla conferenza programmatica del partito.

La Russa tra antifascismo e comunismo

Poi il presidente del Senato vira sul comunismo: “Le parole volano, i fatti rimangono. Nessuno dice mai che 12 anni fa, sono andato a portare una corona di fiori da solo al monumento ai caduti al cimitero maggiore di Milano e mi sono inchinato al ricordo di tutti i partigiani, anche di quelli (e qui arriva il “ma anche” di La Russa, ndr) che per l’Italia volevano una dittatura più feroce di quella fascista, quella comunista – spiega -. Perché, comunque, la stragrande maggioranza di loro sono morti perché avevano un’idea e io rispetto chi è disposto a dare la vita per le sue idee”.

Autonomia, l’altro “se” di La Russa

L’altro “se” di La Russa è sulla discussa riforma dell’Autonomia differenziata, segnata da un accidentato iter parlamentare. “Credo che bisogna fare dei passi avanti, sono 100 anni, forse anche di più, che il Sud non riesce a eliminare il gap nei confronti del Nord – spiega La Russa –. È possibile che lavorare su un’autonomia che metta tutti in gara per fare meglio aiuti il Sud. Io non lo so se ci riusciremo, so che finora tutti gli altri tentativi sono andati falliti”.

Una riforma che si lega a doppio filo a quella fortemente voluta dalla premier Giorgia Meloni sulla forma di governo. “Premierato e autonomia… vediamo come finisce. Spero finisca molto bene, se finisce molto male avremmo fatto la metà di quello che avete fatto finora”, taglia corto la seconda carica dello Stato.

“Confidiamo che sia un modo per riequilibrare le differenze tra Nord e Sud, vedremo – conclude La Russa -. L’autonomia non tocca la Costituzione, è una legge ordinaria, se non funziona un’altra legge ordinaria la aggiusterà, ma al momento confidiamo che sia un modo per riequilibrare le differenze tra Nord e Sud, vedremo…”.

La Russa e il busto di Mussolini

Poi un flash per archiviare le polemiche sul busto di Mussolini esibito in passato in casa. “Non ho da pentirmi per aver tenuto in casa un busto di Mussolini, è una eredità di mio padre – taglia corto il presidente del Senato -. Che dovevo fare? Cestinare un regalo di mio padre? L’ho dato a mia sorella. In casa ho anche Stalin, De Gasperi, un imperatore romano”.