Nessun grosso scossone dalla lista degli impresentabili presentata oggi dalla Commissione Antimafia. Come anticipato non c’è nessun caso De Luca, come lo scorso anno alle Regionali. Il presidente della Commissione Antimafia, Rosy Bindi, ha spiegato che gli impresentabili sono tutti all’interno di liste civiche. Otto persone hanno ottenuto un certificato falso, tre risultano incandidabili e tre e sono risultati inidonei rispetto al codice di autoregolamentazione. Sette impresentabili erano in lista a Battipaglia e uno a Roma.
L’Antimafia, che oggi ha approvato la relazione, ha passato al setaccio le liste di 13 comuni sciolti per infiltrazioni mafiose o che sono stati sottoposti ad accesso agli atti. “Presentiamo questa relazione con il voto unanime da parte di tutti”, ha detto la Bindi, “Il lavoro svolto è molto importante, abbiamo preso in esame 3275 candidati, di cui 2200 solo nel comune di Roma, del consiglio comunale e del VI municipio che abbiamo rivelato a rischio”. E nel comune di Roma è stato trovato un solo candidato “impresentabile” all’interno della lista civetta Lega Centro con Giovanni Salvini.
Nel corso della presentazione della lista Rosy Bindi ha sottolineato che la legge Severino, secondo la Commissione, avrebbe “bisogno di un tagliando”. Passando poi all’analisi più attesa sulle liste di Roma ha poi sottolineato: “I candidati del consiglio comunale di Roma sono tutte situazioni che non si discostano dalle norme della legge Severino e dal codice di autoregolamentazione. Abbiamo rilevato una situazione sicuramente incoraggiante rispetto allo scorso anno”.