Campagna Lombardia SiCura: oltre 90mila firme contro Fontana & C.

Raggiunte 38mila adesioni online e il resto su carta. A settembre firmatari in piazza a difesa della Sanità in Lombardia.

Campagna Lombardia SiCura: oltre 90mila firme contro Fontana & C.

Sono oltre 90mila, 38mila on line e il resto sul cartaceo, le firme della petizione sulla salute in Lombardia che il Comitato La Lombardia SiCura ha depositato ieri mattina al protocollo della Regione Lombardia. L’iniziativa, lanciata il 1° marzo e conclusa il 10 giugno, ha visto un’ampia mobilitazione in tutti i territori della Lombardia delle organizzazioni e associazioni aderenti, a cui si è aggiunta l’iniziativa di diversi Consigli comunali che hanno approvato ordini del giorno con i contenuti della petizione. Tra questi, il Comune di Milano che ha aderito ieri, il Comune di Mantova e numerosi enti locali.

I cinque punti della petizione

Sono cinque punti chiave della petizione: un centro unico di Prenotazione, che dovrà disporre delle agende di tutte le strutture contrattualizzate, pubbliche e private; l’abbattimento delle liste d’attesa, attraverso un periodico controllo da parte della Regione e delle Ats; lo stop all’utilizzo dei medici a gettone e, quindi, la stabilizzazione e l’assunzione del personale sanitario; miglioramenti e copertura dei costi sanitari da parte del servizio sanitario regionale delle Residenze Sanitarie Assistenziali e Anziani e potenziamento dei servizi territoriali, riferimenti indispensabili per la salute delle persone.

Una gigantesca mobilitazione popolare

“Il grande consenso riscosso dalla petizione è la chiara conferma del pesante stato di disagio nella popolazione e della urgenza di azioni strutturali di modifica della gestione della sanità in Lombardia, per un pieno ripristino del Servizio sanitario pubblico in tutte le sue valenze, a partire dal taglio effettivo delle liste d’attesa”, hanno detto in conferenza stampa Marco Caldiroli, Medicina Democratica, Vittorio Agnoletto, Osservatorio Salute, Massimo Cortesi, Arci Lombardia, Monica Vangi segr. CGIL Lombardia, Federica Trapletti SPI CGIL Lombardia e Andrea Villa, ACLI Milano, in rappresentanza del comitato fondatore (Medicina Democratica, Osservatorio Salute, Arci Lombardia, CGIL, SPI e FP Lombardia e ACLI Lombardia).

“Da Regione Lombardia iniziative inutili”

“Per ridare dignità ed efficienza al servizio sanitario pubblico in Regione – hanno aggiunto- non bastano certo le recenti iniziative regionali, prese durante la raccolta di firme, come l’allungamento dell’apertura delle strutture pubbliche esclusivamente con orario straordinario degli operatori socio-sanitari, o l’estensione di un ruolo, per noi improprio, delle farmacie, come pure le difficoltà di far “accettare” il CUP unico che tardivamente si dichiara di voler introdurre. Iniziative che vanno nella stessa direzione di quelle governative, che non affrontano alla radice il disastro della sanità in Italia”.

Le prossime iniziative

Il Comitato ha annunciato le prossime iniziative e appuntamenti: una manifestazione pubblica verso la metà settembre e la presentazione della petizione alla III Commissione Sanità della Regione, peraltro impegnata in questo periodo nella discussione sul Piano Socio Sanitario 2024-2027. A “La Lombardia SiCura” hanno aderito decine di associazioni, comitati e gruppi politici in tutta la regione, particolarmente numerosa e diffusa è stata l’attivazione di realtà locali, molte delel quali auto organizzate. Un “allenamento” per la futura raccolta firme per i referendum sulla Legge regionale 33/2009 sulla Sanità, per la quale prosegue l’iter del ricorso contro la decisione della maggioranza del Consiglio Regionale di impedirlo.