Un importante risultato quello riscontrato dall’Italia nella querelle con l’India sui marò. Salvatore Girone sarà in Italia durante l’arbitrato. Questa è la decisione del Tribunale dell’Aja che ha accolto la richiesta italiana, invitando le parti a concordare le modalità del rientro del fuciliere in patria. L’ordinanza verrà resa pubblica domani ma la Farnesina ha confermato l’anticipazione.
Soltanto il 26 aprile scorso era stato deciso che Massimiliano Latorre poteva restare in Italia almeno fino al 30 settembre. La Corte suprema dell’India aveva infatti concesso l’estensione della sua permanenza, fissando una nuova udienza per il 20 settembre sulla eventuale nuova decisione da assumere. Il Marò è rientrato dal 2014 per curarsi da un ictus e da allora sono state sempre date delle proroghe.
Sul ritorno in Italia di Salvatore Girone ha parlato anche l’ex ministro Giulio Terziche si dimise dalla Farnesina in segno di protesta con la gestione di tutto il caso Marò: “Quello odiernoè il risultato di un’azione che si è fatta attendere per tre anni con tutta una serie di incertezze e tentennamenti che hanno influito negativamente sulla nostra immagine internazionale. Ma questo risultato dimostra anche che era la strada giusta da prendere. Si tratta del risultato di un’azione arbitrale che abbiamo invocato da tre anni, cioè da quella vergognosa giravolta del 22 marzo che ha poi rimandato i due fucilieri in India. Si tratta”, ha concluso Terzi, “di un’azione che abbiamochiesto al Parlamento europeo ripetutamente sulla base delle prove emerse ad Amburgo nell’agosto dello scorso anno, che tra l’altro ha messo l’India in una situazione internazionalmente molto difficile”.